Il Governo boccia la riforma Fontana-Moratti

È ufficiale: la non-riforma Fontana Moratti sulla sanità dovrà tornare in Consiglio Regionale per essere modificata. 

Secondo il Governo Draghi, infatti, le disposizioni sulla medicina territoriale, sulle case di comunità, il rapporto tra pubblico-privato e il meccanismo di nomina dei direttori generali così come delineati non sarebbero in linea con le normative nazionali e, in particolare le case della comunità, metterebbero a rischio l’utilizzo dei fondi del PNRR.

Un ritorno in aula annunciato, proprio sui temi su il PD Lombardia aveva concentrato il dibattito in Consiglio chiedendo di modificare il testo. Il Consiglio Regionale sarà costretto ad approvare le modifiche imposte dal Governo, perché solo sulla base di queste il presidente Fontana ha evitato che la legge venisse impugnata.

Pur di non subire la censura del Governo, la Lombardia ha accettato a scatola chiusa le modifiche senza neppure coinvolgere il Consiglio Regionale che, fino a prova contraria, rappresenta i cittadini lombardi e dovrebbe essere protagonista delle decisioni che riguardano i nostri cittadini, soprattutto su un tema delicato come la salute.

Avessero ascoltato il PD a novembre, durante un dibattito denso di proposte costruttive, non saremmo arrivati a questo punto. 

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