Cinque Agorà sul ddl Zan

“Per effetto della tagliola scattata al Senato” sul ddl Zan contro l’omotransfobia “per sei mesi il tema non può essere proposto. Dunque, vogliamo arrivare ad aprile alla possibilità, dopo una grande mobilità sui territori, per rilanciare la sfida nell’ultima parte della legislatura. E abbiamo deciso di usare lo strumento delle Agorà Democratiche. Lo annuncia il Segretario del PD, Enrico Letta, assieme al Deputato dem Alessandro Zan, primo firmatario del ddl contro l’omotransfobia, bloccato per sei mesi in Senato dopo la tagliola. 

“Cinque Agorà straordinarie, da febbraio ad aprile, in cinque grandi città da nord a sud, Milano, Padova, Firenze, Taranto e Palermo, per rilanciare l’attenzione, la riflessione e la mobilitazione.” 

“Dobbiamo evitare il ritorno nel silenzio, il nostro compito principale è tenere le luci dei riflettori accese, solo così la questione resterà centrale.” Ha continuato il Segretario del PD, Enrico Letta. “Le Agorà sono uno strumento che offriamo a tutto il campo largo progressista, non è una cosa targata”, aggiunge. 

“Per noi è un dovere storico far sì che l’Italia diventi un Paese più civile e moderno, con una legislazione più europea sul tema dei diritti. È un dovere storico cancellare questa paura e questa inerzia di andare verso il futuro, che c’è anche nel nostro Parlamento. - aggiunge - Lo faremo con i linguaggi giusti, spiegando che proteggere i diritti delle persone non priva della propria libertà nessuno.” 

Sul ddl Zan “siamo stati accusati di volerne fare una bandiera. Per noi è un dovere storico quello di far sì che il nostro Paese riesca a diventare un Paese più moderno, più civile e avere una legislazione in questo campo che sia a livello delle migliori esperienze europee. Per noi questo dovere storico vuol dire riuscire a cancellare questo blocco, questa inerzia, questa paura che sembra esserci di andare nel futuro e che una parte purtroppo maggioritaria e significativa del Parlamento ha dimostrato di avere.” 

“Proteggere i diritti delle persone – ha spiegato Letta riferendosi al ddl Zan – è qualcosa di positivo, non è un delitto, non è qualcosa che priva la libertà di nessun altro, noi vogliamo proteggere i diritti delle persone e vogliamo spiegare che ciò non lede la libertà di nessuno.” 

“La prima Agorà straordinaria per rilanciare il ddl Zan sarà il 19 febbraio, a Milano, nel pomeriggio.” Lo annuncia il deputato dem, Alessandro Zan. “Non possiamo arrivare ad aprile digiuni’ di iniziative”, ha aggiunto. 

“Non vogliamo mollare la battaglia per i diritti civili nel 2022” ha continuato Zan. “Vi ringrazio per il sostegno che ci avete dato dopo quello che è successo al Senato, una brutta pagina per la nostra democrazia. Questo nuovo corso lo abbiamo intitolato 'non ci arrendiamo', dalle piazze al Parlamento. Non vogliamo minimamente dare soddisfazione a quegli applausi che abbiamo sentito in Senato.” 

“In molti ci chiedono: ‘che farete, terrete il ddl o lo cambierete?’ È prematuro, facciamo queste Agorà per ascoltare. Dobbiamo ripartire da una battaglia parlamentare e lo faremo se la partecipazione a queste Agorà ci darà una spinta e delle proposte. Ecco perché è importante continuare con questo dibattito che fa bene al Paese.” 

Quando ad aprile riprenderanno i lavori sul ddl Zan “noi cercheremo in tutti modi di coinvolgere tutte le forze politiche perché quell’orribile applauso del Senato” scattato dopo il voto che ha imposto la 'Tagliola' “su un provvedimento contro i crimini d’odio”, “applauso che ci ha fatto vergognare e ha fatto il giro del mondo”, “è stato un colpo duro anche per l’istituzione del Senato e io penso che molti di quei senatori e quelle senatrici, che magari hanno votato No nel segreto dell’urna, dopo quell’applauso possano riconsiderare quella posizione.” 

“Sappiamo che la via è molto stretta – ha concluso Zan -, però noi dobbiamo lavorare fino all’ultimo minuto di questa legislatura per tentare questo difficile obiettivo, non possiamo minimamente mollare e penso che più persone parteciperanno a queste Agorà e continueranno la proteste nelle piazze, che attraverso le Agorà diventeranno proposte, più noi faremo pressione dal basso in Senato per dire: ‘non potete permettere che un Paese fondatore della UE, non abbia una legge contro i crimini d’odio’.” 

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