Sanità lombarda, squilibrio fra pubblico e privato

È chiaro a tutti: il rapporto impari fra privato e pubblico in Lombardia penalizza i cittadini. 

Il centrodestra, da quasi trent’anni, ha smesso di finanziare la sanità pubblica. Hanno dirottato tutte le risorse economiche verso il privato accreditato. Una scelta che viene pagata da tutte e tutti, in particolare le persone che sperimentano quotidianamente il prezzo delle diseguaglianze: donne, anziani e giovani coppie con bambini. 

Dobbiamo mettere al centro la prevenzione e la medicina territoriale: per farlo dobbiamo tornare a investire sulla sanità pubblica. Anche per questo voteremo contro questa pseudo riforma: non è accettabile che in Lombardia si sia costretti a spendere più del doppio della media nazionale in sanità privata. 

Nella nostra regione il privato accreditato offre soprattutto le prestazioni più remunerative, lasciando al pubblico tutte le altre. Un modello di concorrenza viziato pagato dai contribuenti, un modello che distrugge la sanità pubblica e arricchisce solo il settore privato. 

La non riforma del duo Fontana – Moratti non sana in alcun modo questa distorsione. Non interviene per tutelare i più fragili, in particolare gli anziani, le donne e le giovani coppie. 

Noi del Gruppo PD Lombardia crediamo che serva un cambiamento. Adesso. 

Pietro Bussolati, Consigliere Regionale 

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