Tampon Tax, aboliamola entro il 2022

In Italia l’imposta sui prodotti igienico sanitari femminili è al 22%, la fascia massima, quella prevista per i beni non di prima necessità. 

È inaccettabile tassare questi prodotti come se fossero beni di lusso, anziché beni essenziali. 

Già ad aprile, il Comune di Firenze in accordo con le farmacie comunali, ha abolito la Tampon Tax. La mozione, partita dal Consiglio Comunale di Firenze, ha risvegliato un dibattito che si è subito diffuso in tutta Italia: 151 Comuni, fra cui Brugherio, e 9 Regioni hanno adottato atti specifici. 

Ieri il Tampon Tax Tour, promosso dall’associazione Tocca a Noi ha fatto tappa in Parlamento per chiedere un intervento risolutivo nella legge di bilancio, un viaggio di oltre 40 tappe per tutto il Paese, fatto con zaino in spalla e trasporti pubblici per mappare le esperienze degli Enti territoriali che si sono mobilitati contro la Tampon Tax, e stimolare dibattito pubblico nelle piazze. 

Un ulteriore passo avanti nella campagna Stop Tampon Tax presente in Parlamento dal 2016 e diffusasi sui territori grazie anche alla petizione lanciata dalle Onderosa, che ad oggi ha raggiunto le 650mila firme. 

La battaglia contro la Tampon Tax non è una battaglia delle donne e per le donne, ma è un passo avanti per un welfare più giusto, che garantisca non solo la parità socio-economica di genere, ma un diritto sociale. 

La legge di bilancio 2022 è l’occasione giusta per abolire la Tampon Tax e la sua iniquità. 

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