Ius Soli, una battaglia giusta per la cittadinanza
“I diritti come questi non si "conquistano" dimostrando di essere più veloci, forti o resistenti di altri. Si deve garantirli perché è giusto. È un’ingiustizia continuare a creare distinzioni, dividere chi qui nasce e cresce in persone serie A e persone di serie B, a cui non viene riconosciuto il diritto ad esser cittadine di una Repubblica che è, a tutti gli effetti, la loro casa.
E la battaglia sullo Ius Soli è quanto di più giusto si possa portare avanti sul tema cittadinanza.”
“Le Olimpiadi hanno confermato quanto sosteniamo da tempo: lo Ius Soli di fatto esiste già. È nella società, nelle scuole, tra i nostri ragazzi.” aggiunge Antonio Nicita, Responsabile Istituzioni, Tecnologie e Piano Nazionale di Riforma e Resilienza nella Segreteria Nazionale del PD.
“La cittadinanza non può dipendere dal numero di medaglie vinte. Non è un diritto che si conquista con il talento. È un diritto, quello di essere cittadini della Repubblica, da garantire perché è giusto. Perché l’Italia è casa a tutti gli effetti. Dovere della politica e delle Istituzioni è far sentire le seconde generazioni parte integrante della società.
La società è cambiata: facciamocene una ragione e iniziamo a guardarla, con occhi nuovi.”
“Sono Meloni e Salvini a dover tornare nel mondo reale, uscendo dal loro pianeta popolato di No Vax, di nostalgie fasciste, sollecitazioni di paure e di egoismi.” conclude il Deputato Walter Verini, Tesoriere PD.
Meloni, Salvini uscite dalla vostra bolla: parlare di Ius Soli vuol dire una politica che somiglia alla vita vera, alla realtà, al futuro.”