Non c'è ripartenza senza contratti e salari dignitosi

La retorica insopportabile sui giovani che non vogliono lavorare si schianta contro la realtà dello sfruttamento, che è ancora la quotidianità per tanti, troppi lavoratori, come in questa storia di un’impresa veneta. Le risorse europee devono servire a sostenere chi investe nel lavoro di qualità, con contratti e salari dignitosi. 

Abbiamo finalmente la possibilità di cambiare le cose, facciamolo davvero. 

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