Sanità lombarda: il privato sceglie gli interventi più redditizi

Il sistema sanitario lombardo è al centro dell’ultima inchiesta di Milena Gabanelli e Simona Ravizza per Dataroom. La nostra è l’unica regione italiana che con la legge Formigoni ha parificato diritti e doveri fra ospedali pubblici e privati convenzionati. Un sistema che doveva aumentare l’offerta e la capacità del sistema sanitario di rispondere ai bisogni dei cittadini. 

La realtà non rispetta le aspettative. Non solo questo modello di convivenza tra pubblico e privato non rappresenta un’eccellenza ma ha creato una vera e propria divisione dei compiti. Mentre il privato si concentra su interventi programmati e ad alto rendimento, al pubblico restano le emergenze e gli interventi ad alto rischio e maggiormente complessi. 

Una divisione dei compiti che aumenta gli utili dei privati, a spese di tutti i contribuenti, e genera decine di milioni di perdite negli ospedali pubblici. Un sistema che non è riuscito neanche ad eliminare le liste di attesa che sono andate allungandosi e peggiorando, un modello da riformare e finalmente anche la giunta regionale pare essersene convinta. È arrivato il momento che il privato sia accreditato per fare quello che serve e non solo quello che conviene ai bilanci. 

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