PTCP e riduzione del consumo di suolo in Brianza: si può fare di più

Ieri in Consiglio Provinciale si è votata l’adozione della variante al PTCP per l’adeguamento alla Legge Regionale 31/2014. “Una legge – sostiene Giorgio Monti, Consigliere Provinciale del gruppo Brianza Rete Comune, a cui aderisce il PD,  – che arriva sul tema della riduzione del consumo di suolo con molti anni di ritardo rispetto a diversi Comuni della Brianza che da tempo hanno ridotto, anche drasticamente, le previsioni di espansione dei propri strumenti urbanistici.” 

“Negli scorsi mesi abbiamo voluto portare un contributo propositivo attraverso un importante confronto con il vicepresidente Borgonovo e i tecnici della Provincia. Diversi contenuti che abbiamo promosso sono oggi presenti nella proposta finale. 
Abbiamo però mostrato criticità – prosegue Monti – rispetto ad alcune questioni. Vogliamo sottolineare che un territorio come quello brianzolo, formato da soli 55 comuni, poteva essere analizzato in maniera molto più puntuale di quanto si è fatto, andando a valutare non solo lo stato di fatto ma anche quanto i singoli Comuni hanno già realizzato in termini di riduzione di consumo di suolo, studiando gli obiettivi dei piani comunali e quanto questi siano proporzionati alle previsioni di consumo di suolo.”

“Diamo atto che rispetto alla prima presentazione, relativa all'applicazione della soglia provinciale, che di fatto distribuiva la riduzione solo in base all'indice di urbanizzazione, sono stati aggiunti alcuni parametri che differenziano i Comuni, con un sistema di penalità e premialità.
Su questo – insiste Giorgio Monti – occorreva essere più incisivi, facendo emergere maggiormente una visione politica che individuasse e affrontasse alcune questioni peculiari del nostro territorio. Un esempio sono le aree dismesse: per alcune zone della Brianza occorrerebbe da un lato un forte limite all'espansione urbanistica dei Comuni che hanno enormi zone abbandonate e degradate, dall'altro un piano di sviluppo territoriale dedicato ad esempio alle ex esposizioni di mobili.”

Il gruppo di Brianza Rete Comune ha poi sollevato alcuni dubbi sulle “azioni positive” del nuovo art. 48. “Crediamo che sia molto più efficace sostenere l'azione dei PLIS esistenti, e promuovere il loro sviluppo: occorrerebbe che il PTCP, oltre all’introduzione di un fondo, studiasse un piano di sviluppo dei PLIS, individuando dove espandere e integrare i diversi parchi e sostenendo con risorse adeguate obiettivi di gestione e investimento.”

“Riteniamo che questo adeguamento non dovesse limitarsi a spalmare più o meno uniformemente la soglia di riduzione di consumo di suolo, conclude Giorgio Monti. Il risultato di riduzione finale è minimo, il residuo urbanizzabile a disposizione dei comuni resta elevatissimo, a fronte di un fabbisogno praticamente negativo.”

“Questo è un adeguamento avviato nel 2019 con l'assunzione delle prime linee guida – afferma Vincenzo Di Paolo, Capogruppo di Brianza Rete Comune – ma occorre anche considerare che oggi il modello di sviluppo territoriale va ripensato, alla luce delle fragilità emerse dalla crisi pandemica. Auspichiamo che una volta concluso questo iter di adeguamento, si possa immediatamente ridiscutere e ripensare a livello complessivo lo sviluppo del territorio.”

“Riconoscendo che alcuni nostri contributi sono stati considerati – ribadisce Di Paolo – riteniamo che la proposta finale sia comunque distante da quella che noi avremmo costruito. Lavoreremo nei prossimi mesi con i territori, con gli amministratori locali e l’associazionismo per valutare nuovi contributi e osservazioni da sottoporre in fase di approvazione definitiva. Auspichiamo che il confronto e il coinvolgimento possano proseguire fino alla fase di approvazione finale.”

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