ASST Brianza: un'occasione sprecata

"Dopo mesi di lavoro, è davvero una delusione il lavoro che la Regione Lombardia, guidata dalla Lega, ha realizzato per risolvere i danni causati alla sanità dalla Riforma di Maroni del 2015" dichiara Pietro Virtuani, segretario PD Monza e Brianza "ASST Brianza così rischia di essere una scatola vuota, non una occasione per rilanciare i servizi per i cittadini di Monza e Brianza".

"Per questo, come PD, insieme a Sindaci e Amministratori, attraverso un lavoro di ascolto e confronto con più soggetti, abbiamo preparato un documento nel quale enunciare quelle che per noi sono le priorità per la sanità della nostra provincia: riteniamo che serva un progetto di sanità di territorio che garantista a tutti i cittadini le stesse possibilità di accedere ai servizi, attraverso un sistema di PRESST E POT che guardi a tutte le realtà della Brianza, e non a solo pochi comuni; allo stesso modo che venga riconosciuto e tenuto in considerazione il ruolo dei Medici di medicina generale. Chiediamo che si lavori per sviluppare le specificità di ogni presidio ospedaliero, in modo da garantire il miglior livello di cure possibili ed evitare sprechi e doppioni. Chiediamo certezza sulle risorse e sul personale, perché siamo già in emergenza, a cominciare dalla situazione dell'Ospedale di Desio".

"La Regione accetti il confronto con il territorio, a cominciare da un confronto in Assemblea dei Sindaci della Provincia su questo tema con i rappresentanti della Regione" conclude Virtuani; "E' incredibile che dopo tutto quello che è successo quest'anno, dopo la vergogna dei vaccini inesistenti, dopo la debolezza mostrata nell'emergenza per non aver costruito nel corso degli anni un sistema di sanità pubblico e di territorio adeguato, la Lega voglia continuare ad amministrare la Lombardia senza ascoltare le istanze dal basso".

Domani, alle 18.00, sulla pagina facebook del PD Monza e Brianza, si svolgerà una iniziativa per presentare i contenuti del documento sulla sanità e sulla nascita della nuova ASST Brianza.

Il documento

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