La Lombardia e i vaccini


Un mese fa l’assessore Gallera ci rassicurava sulla disponibilità dei vaccini antinfluenzali, oggi l’assessore ripete “va tutto bene”. 

Le prenotazioni sono aperte dai primi di ottobre, l’inizio della campagna era previsto per il 3 novembre, ormai siamo al 4 novembre: alla prova dei fatti i vaccini non bastano e anche le categorie a rischio potrebbero rimanere scoperte, non va tutto bene. 

I medici di di famiglia hanno pochissime dosi, le farmacie non ne hanno, il sistema di prenotazione è lento, il sito prenotasalute è problematico, l’app Salutile non prevede la prestazione e il centralino lascia in attesa. Gli over 65 avranno la precedenza sulla fascia 60-64, che sarà coperta in base alle disponibilità. Per i bambini da 2 a 6 anni e gli operatori sanitari si dovrà aspettare metà novembre, alcuni appuntamenti per categorie a rischio arrivano fino a metà dicembre, Fnp e Cisl parlano di una Regione impreparata ma avvertita da tempo. 

Ma i motivi li conosciamo bene: la giunta Fontana ha acquistato 2,78 milioni di dosi a fronte di 3,87 necessari, è matematico, le dosi non bastano. Gallera la smetta con le parole, i numeri sono chiari, non va tutto bene: i vaccini sono pochi, costosi e in ritardo, lo ripetiamo da mesi e ora, in un momento di forte difficoltà per il Covid, paghiamo le conseguenze di queste scelte. La Regione deve dare certezze e soluzioni, non possiamo rimanere impreparati. 

Sono segnalate molte difficoltà, in particolare donne in gravidanza che non riescono a prenotare la dose o ricevono appuntamento anche per dicembre. 

Cerchiamo di avere chiarezza. 

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