E la Lombardia che fa?


Un piccolo esempio di come si potrebbe affrontare la situazione a livello regionale: in Emilia Romagna è attiva una campagna che potenzialmente si rivolge a quasi la metà della popolazione, perché in attesa del vaccino è cruciale la capacità di individuare, circoscrive e spegnere sul nascere eventuali nuovi focolai. Gli sforzi sono concentrati su studenti e su studentesse di ogni ordine e grado, per una scuola più sicura possibile. Il tutto gratuitamente, in maniera universalistica, giocando di squadra con una componente fondamentale del sistema sanitario, le farmacie convenzionate.

Questo è quello che la politica seria, quella che non si vede da un po' in Lombardia, dovrebbe fare: progettare e ascoltare.

In Lombardia è ora di cambiare.

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