La cultura come strategia nazionale



Un elemento chiave di una visione politica, programmatica e antropologica. Di una identità e di un’anima per il Pd e per il Paese

Delle tante questioni emerse nella tre giorni di Conferenza Programmatica (se si ragionasse di più di contenuti e meno di persone e pettegolezzi secondo me ne avremmo tutti giovamento come Paese) ritengo particolarmente rilevante la discussione sulla cultura emersa nel gruppo di lavoro cui ho partecipato, e che è stato ricco di interventi qualificati di figure diverse provenienti da tutta Italia, amministratori, esperti del settore, cittadini, ragazze e ragazzi.

Ne emerge forte la visione della cultura come una strategia nazionale. E non qualche cosa di parziale e di sovrastrutturale o ancellare a cui una lunga tradizione economicista ci ha abituato e che rappresenta ancora un pensiero dominante.

Quello nella cultura è un vero investimento strategico nazionale. La diffusione della cultura è una condizione necessaria per comprendere la complessità della contemporaneità.

La cultura è motore di uno sviluppo civile e democratico oltre che economico. Ed è occasione di socialità, di condivisione di emozioni, di costruzione di esperienze positive che creano aggregazione e combattono l’individualismo.

Sulla base di questa strategia il Partito democratico ha iniziato un percorso normativo e di stanziamento di risorse che ha invertito la rotta rispetto agli anni di governo delle destre. Ampliare questa strategia e coinvolgere sempre di più le tante esperienze del Paese, a partire dai Comuni e dai territori, è l’impegno principale per il futuro.

Nella diffusione della cultura vi è una forte spinta di emancipazione e mobilità sociale. E anche un’idea di democrazia più profonda, partecipativa, fatta di consapevolezza e coscienza.

Il piacere è il motore del sapere, insieme alla curiosità. Il piacere è conoscenza e la cultura è innanzitutto piacere, bellezza, conquista di una dimensione pienamente umana e di un diritto alla felicità che è fatto di comunità e relazione più che di beni e consumi.

Per questo la cultura rappresenta un elemento chiave di una visione politica, programmatica e antropologica. Di una identità e di un’anima per il Pd e per il Paese.

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