Fra "quei quattro pirla" c'eravamo pure noi...

La delegazione del PD Monza e Brianza
I "quattro pirla"
 Loro dentro, noi fuori. Loro che sostengono la famiglia tradizionale dentro i palazzi del potere a discutere senza confrontarsi con idee diverse difesi da centinaia di poliziotti in assetto antisommossa.
Ma a noi, con una mentalità non più patriarcale, che chiediamo solamente il riconoscimento dei diritti per chi ha fatto una scelta diversa dalla solita, chi ci difende da chi definisce "malati", "fuorilegge", "quattro pirla"?
Eh già, "quattro pirla", perché è così che ci ha definito il presidente Maroni alla fine del convegno. Quel finale di discorso nel quale si avrebbe dovuto dire "non essere d'accordo" se qualcuno avesse sostenuto "tesi strampalate contro i gay".
E' proprio così che ha cercato di rispondere alle polemiche sull'uso del logo di EXPO per questo convegno sulla famiglia tradizionale. Polemiche che sono piovute, non solo da quei "comunotti sinistroidi" o "froci" come qualcuno ci ha definiti. Peccato che in piazza c'era anche gente non omosessuale ma che ha una visione più liberista. E pensate un po', c'erano anche dei cattolici che magari vanno in chiesa ogni domenica...
Insomma, questo Roberto qua sembrerebbe un uomo molto sagace.
In quella piazza nessuno ha accennato a scontri, si voleva solo un dialogo legale e pacifico, uno scambio di opinioni. Ecco perché ci chiediamo che bisogno ci fosse di schierare tutti quei mezzi e agenti pronti a caricare da un momento all'altro. Forse perché loro stessi là dentro stavano lanciando continue provocazioni. In poche parole: lanciavano il sasso ma nascondevano la mano.
Come se non bastasse però, il Governatore in chiusura ha annunciato che verrà fatto un altro evento simile durante l'esposizione.
Il Convegno è stato contestato anche dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia, indagato per non aver cancellato le trascrizioni delle unioni civili gay, dal commissario unico Giuseppe Sala e da Vicente Gonzalez Loscertales, segretario generale del Bie, l'organizzazione che sovrintende alle esposizioni universali, che ha parlato di un vero e proprio abuso. Diciamo che non sono proprio tre personaggi a caso che passavano per strada in quel momento. 
Simone Castelli, membro dei Giovani Democratici. 

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