Decadenza


No, non c'è nulla da festeggiare per la decadenza di Berlusconi. I calici alzati, i sorrisi soddisfatti sono arrivati troppo tardi, fuori tempo massimo, da risultare fin troppo telefonati.
Dopo aver smantellato pezzo per pezzo la nostra democrazia, aver corrotto persone e costumi, manipolato coscienze, comprato corpi e portato in alto i peggiori, vederlo battuto così, senza essere riuscito a batterlo davvero alle elezioni è una vittoria da minimo sindacale, non quella che avrei preferito.

Resta un vecchio satrapo di settanta e rotti anni, piagnucolante su un palchetto tra i suoi soldati, ripetendo frasi che tante volte gli abbiamo sentito ripetere, ed un ennesima volta senza avere alcun rispetto per le istituzioni, usando la storia a proprio piacimento per rileggerla secondo il proprio interesse.

Ieri si è fatto soltanto un primo passo, ma no, non gioisco.

Perché i danni collaterali che ha provocato sono ormai permanenti.
E molto spesso siedono ancora su alcuni scranni del parlamento.

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