Tre anni dall'assassinio di Angelo Vassallo

Sono passati tre anni dalla morte di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica, ucciso per il proprio impegno per la legalità e per l'ambiente. Passati questi tre anni, ancora i suoi assassini sono impuniti. 
Lo ricordiamo con le parole di Ermete Realacci,  che ha avuto il modo di essere amico del "sindaco pescatore":
 "Angelo era un bravo politico, un ottimo amministratore. Aveva la fantasia e la dote di saper trasformare buone idee e buoni ideali in buona economia. E sapeva che il cuore di questa buona economia è l’ambiente, la qualità, l’amore per la propria terra. Realizzazioni concrete e visione erano in Angelo sempre assieme. 

Penso al completamento degli impianti di depurazione, alla realizzazione del porto di Acciaroli, fondamentale per i pescatori e per lo sviluppo turistico di quel territorio, alla raccolta differenziata vicina all’80%, ai progetti sulle fonti rinnovabili, alla difesa del territorio dalle speculazioni. Sempre assieme alle iniziative sociali e culturali e ad un grande patriottismo locale. Quando non bastavano i fatti a promuovere una terra, che non era di per sé destinata al successo, arrivava la sua creatività. 

E’ merito di Angelo e del Parco del Cilento se la dieta mediterranea è stata riconosciuta come patrimonio dell’Unesco. E ovviamente per Angelo era Pollica la capitale naturale di questa dieta perché aveva ospitato Ancel Keys, inventore della famosa “razione K” dei soldati americani nella seconda guerra mondiale e studioso della dieta mediterranea. E, per amore di Pollica, qualche volta forzava anche la storia. Eravamo amici e ci siamo incontrati pochi giorni prima che venisse assassinato. 

Abbiamo parlato di tante cose, compresa la politica del PD. Ricordo che mi colpì l’entusiasmo con cui mi parlò di uno dei suoi ultimi parti. L’idea di valorizzare la storia, o la leggenda, secondo cui Hemingway, che era stato in quei territori come corrispondente di guerra a seguito dell’esercito americano, avesse scritto “Il vecchio e il mare” a partire dal racconto di un pescatore di Acciaroli, Antonio Masorone, “U vecchiu”. 

Anche questo è stato fatto, purtroppo dopo la sua morte. Abbiamo ora un modo soprattutto per rispettare la memoria del “sindaco pescatore”: continuare la sua azione. Come stanno facendo Stefano Pisani, attuale sindaco di Pollica, e le persone che hanno lavorato con lui. Si è parlato spesso dell’art. 54 della Costituzione: conosco però poche persone che, come Angelo Vassallo, abbiamo adempiuto alla funzione pubblica con altrettanta “disciplina ed onore”. Ciao Angelo.

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