Expo, un laboratorio di idee per il lavoro


Tiziano Treu  vicePresidente della 11^ Commissione Permanente – Lavoro, previdenza sociale racconta al quotidiano Europa l’accordo milanese del 23 luglio sulla flessibilità del lavoro fra Cgil, Cisl e Uil e il Commissario all’Expo che è stato ritenuto positivo non solo in sé ma anche come possibile modello per il futuro.

Questo è il senso della sperimentazione: che permette di testare le novità su un ambito limitato per verificare se e come funzionano onde trarne indicazioni più ampie. È un metodo particolarmente utile in materie incerte e controverse come le regole del mercato del lavoro. Tant’è in altri paesi è di uso generale. Per questo è importante che questa sperimentazione funzioni, come incoraggiamento anche al nostro legislatore.

L’accordo è innovativo per vari aspetti. Anzitutto perché è territoriale: una dimensione poco esplorata da noi, ma ideale per sperimentare in materia di mercato del lavoro.

L’intesa ha efficacia diretta solo per le parti stipulanti, Expo e sindacati. Ma il fatto che le tre confederazioni abbiano concordato su un argomento così delicato come la flessibilità dà all’accordo una evidente forza persuasiva e potenzialmente espansiva a rapporti diversi da quelli diretti con l’Expo cui si riferisce Una tale estensione non è affatto esclusa, ma il suo ambito e le sue modalità andranno definite nell’accordo più generale che il ministero ha sollecitato alle parti sociali entro il 15 settembre. Molto dipenderà dall’andamento effettivo dell’esperienza Expo.
Anzitutto dalla sua capacità di confermare gli obiettivi occupazionali previsti nel corso dell’esposizione, ma anche dopo. Inoltre sarà importante l’osservanza rigorosa degli altri impegni previsti dall'accordo  importanti anche se meno reclamizzati: in particolare quelli sul rispetto della regolarità contrattuale e contributiva e delle regole sulla salute e sicurezza del lavoro, da parte di tutti quelli che operano per l’Expo. Rigore e controllo sono particolarmente importanti in occasioni così impegnative come l’Expo ove sono coinvolti tanti operatori su obiettivi complessi e con scadenze ristrette.

Due novità importanti riguardano l’apprendistato e lo stage, entrambi strumenti essenziali per il lavoro dei giovani.

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DoppiaM

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