I TG dimenticano le crisi umanitarie


I media stanno dimenticando le crisi umanitarie.
Afghanistan, Nigeria, Medioriente, Libia, Libano, Mali, Iraq, Sudan, Sud Sudan, Congo, Egitto, Algeria, Yemen, Birmania, le guerre, a diffusione delle malattie tropicali, sono dimenticate dai telegiornali che ne ignorano l'esistenza.
Questa è la denuncia presentata da Medici senza Frontiere attraverso il suo rapporto intitolato Le crisi umanitarie dimenticate dai media nel 2012.
Nel rapporto si analizza la copertura da parte dei tg nazionali per tutto il 2012, proseguendo un lavoro di analisi cominciato nel 2006. I tg, di fatto, preferiscono soffermarsi sull'analisi politica interna, sulle beghe vere e supposte all'interno di ogni partito, ignorando quelle che sono le attività di denuncia ed informazione più ad ampio raggio.
E' un dato evidente anche negli investimenti fatti dai singoli giornali nel lavoro di reportage, lasciato ormai quasi interamente in mano a freelance che mettono a rischio la propria vita, con una buona dose di coraggio relativo agli investimenti personali, visto che comunque ogni attività di inchiesta deve essere finanziata in proprio con la speranza di una retribuzione futura.
Gli Italiani, che potrebbero risultare disattenti nei confronti di questo tipo di informazione, vorrebbero invece ricevere maggiori informazioni sulle emergenze umanitarie, almeno da quanto risulta da una ricerca commissionata da Msf all’Eurisko, secondo quale il 63 per cento degli italiani vorrebbe ricevere maggiori informazioni di questo tipo.


















I dati dell'inchiesta risultano anche più sconfortanti se confrontati con quanto accade in Francia, Germania e Gran Bretagna. Come sostiene il presidente di Msf Italia, Loris De Filippi, si deve continuare a chiedere ai mezzi d'informazione italiani di non chiudere la porta a un mondo che è sempre più vicino a noi ed è sempre più importante comprendere e raggiungere, soprattutto in un momento di crisi che avvicina l'intero globo.

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