Se sai contare inizia a camminare


Sono partiti da Tunisi, e stanno per arrivare in Lombardia. La carovana antimafia quest'anno, per il suo sedicesimo viaggio, ha scelto un percorso che dal sud va al nord. Da un Sud che si è liberato e che ha rappresentato un simbolo di speranza per il mondo, a un Nord che deve imparare a guardare anche i propri lati oscuri. Non più solo sviluppo e cultura. Al Nord c'è anche la mafia, l'unica impresa che non conosce crisi.

La carovana il 10 maggio arriverà a Milano.

Ma di cosa si tratta? Leggiamo dal sito Repubblica.it


Settanta le tappe previste. Sono molte le suggestioni legate alla Carovana promossa da Arci, Libera, Avviso Pubblico, Cgil, Cisl e Uil. Anche solo nella "cabina di regia" l'esempio di uno sforzo di unità, "che non è sempre facile, ma che vuole essere l'esempio di come la strada per cambiare il Paese è faticosa, ma possibile", ha detto Alessandro Cobianchi dell'Arci, coordinatore della Carovana, presentando stamattina a Roma il viaggio. Si parte il 30 marzo e si finisce il 6 giugno, con una coda a ottobre in Francia, con cui da qualche anno c'è una buona collaborazione sui temi della legalità. Ben 70 le tappe previste, inseguendo l'idea di organizzare, il più possibile, incontri di piazza e con le scuole. Evitare, insomma, di rinchiudersi in qualche albergo a fare conferenze tra "esperti".

Il primo nemico? La retorica dell'antimafia. La retorica dell'antimafia è il primo nemico di un'iniziativa che da 16 anni lavora per creare relazioni tra i territori, portare solidarietà a chi lavora ogni giorno in prima linea per la legalità. "Ci siamo stancati di vedere come soltanto la criminalità sia organizzata, ora vogliamo organizzare la legalità, che in questo paese sta crescendo", ha detto Luciano Silvestri, Responsabile Legalità della Cgil, parafrasando l'ex Procuratore Antimafia Pier Luigi Vigna. E soprattutto di atti concreti contro le mafie gli attori della Carovana vogliono farsi portatori.

Piccoli e grandi. Come la storia della squadra di calcio "Nuova Quarto", società sequestrata a un clan mafioso che da un anno è stata rimessa in campo con uno specifico progetto di legalità. Quarto è un Comune in Campania, vicino a Pozzuoli. "Fino a pochi anni fa era impossibile pensare all'interno di quel Comune fuori dai condizionamenti mafiosi, oggi, grazie anche alla squadra di calcio che rappresenta un messaggio sano, le cose sono cambiate", ha detto il presidente della Società, Luigi Cuomo.

La legge necessaria. E ci sono i grandi temi, come quello di una necessaria legge sulle aziende sequestrate e confiscate. Proprio in questo giorni si stanno raccogliendo le firme necessarie aper oresentare una legge di iniziativa popolare. "Ci auguriamo che il parlamento la voglia discutere al più presto, perché non ne possiamo più di operai che ci dicono quanto stavano meglio quando le loro aziende erano in mano ai mafiosi", le parole di Tonio Dell'Olio, Responsabile di Libera Internazionale.

Ecco il programma che intressa la Lombardia

10 Maggio MILANO
Partenza alle ore 5 da una delle piazze del caporalato; alle 13 iniziativa sul gioco d’azzardo; alle 18 incontro pubblico con la Presidenza del Consiglio Regionale

11 Maggio Crema, Cremona
Alla mattina, a Crema, tappa dei furgoni in piazza. Aperitivo con i prodotti dei beni confiscati, distribuzione degli adesivi “no slot”. Interviste ai passanti fatte da studenti delle scuole di Crema.
Pomeriggio – Cremona: incontro con la barista del Bar Giò di Cremona e conferimento del diploma/adesivo (possibile intervento delle autorità); tappa dei furgoni in piazza nel centro città, con buffet e video interviste.

12 Maggio Sondrio/Delvio

13 Castiglione/Brescia

14 Busto Arsizio/Varese

15 Pavia

16 Como/Lecco

A Como, alla mattina, incontro con gli studenti con Maria Ferrucci, sindaco di Corsico, e Cristina Perrilli, ASL di Milano, esperta di gioco d’azzardo.

In serata costituzione cel comitato cittadino contro il gioco d’azzardo. A Lecco, in serata, incontro con Rita Borsellino.

Per saperne di più qui il sito ufficiale.

DoppiaM

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