Povera una famiglia su sei. Serve subito un piano straordinario
La settimana scorsa abbiamo pubblicato i dati ufficiali del Ministro del Lavoro, che indicano un deciso peggioramento della situazione rispetto al 2011. Il picco nell'ultimo trimestre quando sono stati cancellati quasi 330mila rapporti di lavoro. Rispetto all'anno precedente + 14%.
Sulla povertà non si scherza. In Italia una famiglia su sei è povera e la soglia di povertà è di circa 8.500 euro. E' quanto emerge dall'indagine della BCE sui bilanci delle famiglie nell'aerea dell'euro.
La soglia di povertà nazionale è al 16,5% contro il 13% dell'area euro. Mentre se si considera la soglia di povertà unica ( che tiene conto dei diversi livelli di prezzi e tratta tutte le nazioni come unico paese), la percentuale dell'Italia sale al 20% e per l'area euro al 14,6%.
Allarmanti anche i dati che ci arrivano dall'Istat. Crolla il potere d'acquisto, crolla anche il reddito ma soprattutto naufraga la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici, pari all'8,2% nel 2012: è il livello annuo più basso da quando è disponibile il dato, cioè dal 1990.
"La fotografia scattata dall'Istat è impressionante - ha commentato il deputato del Pd Francesco Boccia - e racconta il paese reale che non è quello oggi rappresentato da chi scimmiotta la prima repubblica e annuncia folkloristiche occupazioni delle istituzioni democratiche".
"Ha fatto bene Bersani a promuovere una manifestazione contro la povertà”, ha incalzato Livia Turco, presidente del Forum Politiche Sociali e Immigrazione del PD.
Sabato 13 Aprile infatti si terrà una manifestazione contro la crisi promossa dai circoli PD di Scampia, San Salvario, Corviale, Torbellamonaca, Laurentino e San Basilio
“Si tratta di una scelta giusta oltre ad essere un segnale importante. Questo tema deve essere affrontato tutti i giorni, coinvolgendo i circoli e le aree del territorio più esposti. Il prossimo governo metta quindi in atto, tra i suoi primi provvedimenti, il reddito minimo garantito sulla base dell’esperienza di Prodi, investa nel fondo per le politiche sociali e applichi il reddito minimo di inserimento. Questa manifestazione dimostra cosa intenda il PD quando parla di governo di combattimento che comprendano e condividano i problemi reali delle persone. Bersani è la persona giusta per affrontare con tenacia queste tematiche ed è per questo che sostengo e appoggio pienamente le sue scelte”.
Anche Cesare Damiano, deputato del Partito Democratico, ha commentato i dati sul progressivo impoverimento degli italiani e sull'aumento della disoccupazione: "Sono conseguenza di problemi strutturali del nostro paese e di scelte economiche adottate a livello europeo che hanno contribuito ad aumentare il disagio. Abbiamo sacrificato sull'altare del rigore fine a se stesso persone reali. Ora bisogna invertire questo andamento. Dobbiamo ricominciare a sostenere la domanda interna, abbandonando le politiche restrittive tanto care a chi ha fatto del liberismo un totem. Il pagamento dei debiti della P.A., il finanziamento di opere di pubblica utilità e di servizi indispensabili sono passaggi indispensabili. Per impedire, però, che l’emergenza si aggravi è necessario provvedere al più presto a rifinanziare la Cig in deroga, che a giugno di quest’anno non avrà più risorse (la stima è di circa 1mld di euro). E rifinanziare il fondo per salvaguardare la platea degli esodati ancora non salvati almeno fino al 2015 (secondo le stime della Ragioneria almeno due-tre mld di euro). Sono situazioni drammatiche che devono essere gestite con determinazione".
DoppiaM