L'Aquila: a quattro anni dal terremoto le promesse mancate


Un momento della fiaccolata. 
Le foto-reportage della fiaccolata le trovate qui

Alle 3,32, i 309 rintocchi in memoria delle 309 vittime: notte di veglia e di preghiera all’ Aquila in ricordo del tragico sisma del 6 aprile del 2009. A dare inizio alle celebrazioni, la fiaccolata alla quale hanno partecipato in 12mila. Oggi arriva il presidente del Senato, Pietro Grasso, che alle 9:30 deporrà una corona davanti la Casa dello Studente. 


Ci aiuta nel racconto il quotidiano La Stampa.


L’arcivescovo ha spesso evocato la speranza «non solo per i familiari delle vittime ma anche per tutti noi affinché si possa andare avanti». Il presule non ha fatto denunce, ma è stato chiaro il riferimento alla situazione di stallo e confusione che si sta vivendo in riferimento ai fondi e al finanziamento complessivo.


Alla celebrazione, che si è svolta nella chiesa delle Anime Sante, è intervenuta una piccolissima parte delle circa 12mila persone che hanno animato il corteo partito da via XX Settembre intorno alle 22 per arrivare circa due ore dopo in piazza Duomo, cuore del centro storico ancora segnato dalle ferite del tragico sisma.

Tra le assenze non sono passate inosservate quelle di amministratori e politici, un particolare sottolineato da più di un aquilano.


Anche piazza Duomo gremita durante la lettura dei nomi delle 309 vittime ben presto si è svuotata: tanto che dopo la Santa Messa, alla veglia culminata alle 3:32, orario della tragica scissa, con i 309 rintocchi alla memoria delle persone scomparse e poi da un’altra funzione religiosa celebrata dal vescovo ausiliare Giovanni D’Ercole, hanno partecipato in un centinaio, tra cui molti giovani.

Un epilogo che ha generato interrogativi sulle modalità di organizzazione delle iniziative della Memoria che quest’anno hanno proposto la novità del corteo anticipato alle 22 anziché a mezzanotte. «Lo Stato non può non ricostruire questa città», ha detto il ministro per la coesione territoriale Barca durante la fiaccolata. 


«Questo è l’anniversario più brutto perché si è persa la speranza»,
ha detto il sindaco Massimo Cialente. 

Se volete approfondire vi segnaliamo il sito internet news town, il sito della città che cambia, con molti approfondimenti sulla situazione de L'aquila



DoppiaM

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