Un milione e mezzo di italiani hanno scelto le adozioni a distanza


Sono oltre un milione e mezzo gli italiani che hanno scelto le adozioni a distanza, con le quali sono destinate risorse a bambini, famiglie e comunità in situazione di povertà in tante parti del mondo.

Disposti a dare un contributo medio di 350 €, con un totale che arriva a 500 milioni di euro di donazioni private l'anno.

Sono questi i dati emersi la scorsa settimana, nel corso del XIV Forum Nazionale del Sostegno a Distanza, che si è svolto a Napoli.

Molti gli spunti emersi nel Forum. Il mondo della cooperazione, dell'aiuto ai popoli in difficoltà, è cambiato negli anni, ma la legge ancora non è stata adeguata. E così restano fuori il sostegno a distanza, il commercio equo e solidale, il microcredito, gli interventi di co-sviluppo portati avanti da associazioni di immigrati.

E una nuova legge sulla cooperazione è stata proprio la richiesta avanzata nel corso del Forum. Una legge che "valorizzi il sostegno a distanza come strumento valido e diffuso di cooperazione internazionale e preveda anche una banca dati nazionale, di tutte le organizzazioni che fanno sostegno a distanza".

Intanto, moltre associazioni del sostegno a distanza sono mobilitate per fronteggiare l'emergenza in atto nel Corno d'Africa che, secondo i dati delle Nazioni Unite, colpisce ormai più di 11.6 milioni di persone.

Le prime vittime sono i bambini: migliaia sono in fuga dagli scontri e dalla carestia, ne muoiono molti, stroncati soprattutto dal morbillo, ed è chiaro che l'alto tasso di malnutrizione acuta, combinata con la scarsa igiene, sono concause di primaria importanza, le stesse sulle quali intervengono in maniera strutturale i progetti delle associazioni del SaD, anche prima e oltre l'emergenza.

Qui per saperne di più.

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