Lo storico viaggio del presidente americano a Gerusalemme

(Uriel Sinai/Getty Images)

Venerdì è stato il terzo e ultimo giorno della storica visita in Israele e nei Territori palestinesi del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.

Nella mattina di venerdì 22 marzo,  ci racconta il quotidiano online "Il Post" il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel suo terzo giorno del suo viaggio in Israele e Palestina ha visitato lo Yad Vashem, il memoriale di Israele dedicato alle persone uccise durante l’Olocausto, costruito a Gerusalemme nel 1953. È stato accompagnato dal presidente israeliano, Shimon Peres, dal primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, dal rabbino Yisrael Meir Lau, e dal direttore del museo, Avner Shalev. Obama aveva già visitato il museo nell’estate del 2008, durante un tour in Europa quand’era candidato alla presidenza statunitense.

Durante la visita Obama ha detto:

«Non c’è niente che possa uguagliare la potenza straziante di questo posto sacro. Anche se vieni qui migliaia di volte, il tuo cuore si spezzerà ogni volta. Perché qui vediamo la depravazione in cui può naufragare il cuore dell’uomo, la barbarie che si spiega quando l’uomo inizia a considerare inferiori gli altri esseri umani, meno meritevoli di vita e dignità; qui vediamo come il male, per una frazione di tempo, può trionfare quando le brave persone non fanno niente».


Perché Obama è volato in Israele?

Qui lo speciale del quotidiano La Stampa sul primo viaggio compiuto da questo capo della Casa Bianca nello Stato ebraico.
DoppiaM

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