La situazione del lavoro in Brianza


Nuovi dati sulla situazione del lavoro in Brianza.

Nel 2012 sono state 274 le aziende che hanno dichiarato fallimento, in aumento rispetto alle 255 del 2011. In forte aumento anche i concordati preventivi: dai 36 del 2011 sono saliti a 86.

E ancora: dal 2000 a oggi la Cgil di Monza e Brianza ha aperto 4846 procedure su fallimenti di aziende, con un aumento vertiginoso a partire dal 2008.

Tra le imprese più in crisi ci sono quelle meccaniche, quelle commerciali, di distribuzione e quelle edili; meno numerose quelle chimiche, dei trasporti e delle comunicazioni.

Sempre secondo i dati forniti dalla CGIL, il 2013 per i lavoratori brianzoli è iniziato nel peggiore dei modi. I dati dimostrano che i disoccupati a Monza e provincia sono triplicati: erano stati 50 dall'1 al 31 gennaio 2012: sono diventati ben 144 nello stesso periodo di quest'anno. Como e Varese stanno ancora peggio della Brianza.

Infine, capitolo "esodati": sono 1.893 le persone considerate dall’INPS "potenziali interessati" alla deroga che il Governo ha previsto per un primo contingente di 65.000 esodati in Italia; il secondo decreto del Ministro Fornero estende la deroga ad altri 55.000 esodati, dei quali circa 2.000 saranno i brianzoli.

Dati che ci ricordano che la vera priorità di intervento, per il nuovo Governo nazionale e regionale, deve essere proprio il fronte del lavoro. Da qui l'insistenza sulla necessità di non fare promesse, non raccontare favole e non proporre ricette a sorpresa per conquistare voti.

Lo stato di salute del lavoro, e di conseguenza delle famiglie italiane, dovrebbe suggerire maggiore cautela nelle promesse. E più concretezza.

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