Il regolamento per le primarie dei parlamentari




La direzione del Partito democratico ha approvato ieri sera all'unanimità il regolamento per le primarie dei parlamentari del Pd. 

"Il Pd ha dato vita a una procedura che non ha precedenti in Italia e in Europa, abbiamo messo un meccanismo che renderà fortissima la presenza delle donne a un livello sconosciuto in Italia e forse anche in Europa", ha commentato il segretario Pierluigi Bersani.

Leggiamo dal sito de La Repubblica

Stando al regolamento, potranno votare gli iscritti al 2011 e gli elettori delle primarie del 25 novembre che dichiarino di essere del Pd, ma anche quanti non avevano rinnovato la tessera e decideranno di farlo. Per votare si verserà un contributo di due euro. La data rimane fissata al 29 dicembre in quasi tutte le regioni e in altre il 30 su richiesta delle segreterie regionali.

Le norme approvate dalla direzione
prevedono anche che non occorra una raccolta di firme per i parlamentari uscenti che vorranno candidarsi alle primarie mentre i 'veterani' con più di 15 anni di legislatura alle spalle hanno dovuto chiedere una deroga alla direzione. Una possibilità alla quale hanno fatto ricorso con successo in dieci: Rosy Bindi, Anna Finocchiaro, Cesare Marini, Franco Marini, Giorgio Merlo, Giuseppe Lumia, Mauro Agostini, Maria Pia Garavaglia, Beppe Fioroni, Gianclaudio Bressa. Anche loro, se non verranno inseriti nel listino del segretario, dovranno misurarsi con le primarie.

Bersani avrà una 'quota riservata' del 10 per cento di candidati che saranno esentati dalle primarie.

Oltre al 10 per cento di candidati, Bersani sceglierà anche i capilista. Chi non è parlamentare uscente, per partecipare alle primarie dovrà raccogliere firme pari al 5 per cento degli iscritti su base provinciale o essere scelta nella rosa a disposizione delle direzioni provinciali riservata a personalità della società civile. 

Per 'tutelare' la parità di genere, è prevista la doppia preferenza uomo/donna con l'obbligo di garantire almeno il 33 per cento della presenza femminile nelle liste. Non potranno candidarsi, invece, salvo deroga concessa dal partito, gli europarlamentari, i sindaci di città superiori a 5mila abitanti, assessori e consiglieri regionali.

Nei prossimi giorni vi daremo indicazioni su come, quando e dove votare a Brugherio. Qui, intanto, le informazioni dal sito nazionale.



DoppiaM

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