"E come è duro calle lo scendere e 'l salir per l'altrui scale"
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In questi giorni convulsi di primarie (a proposito vi siete segnati in agenda il giorno 29? se non sapete cosa succede, leggete qui) e di cinguettii, il blog non riposa.
Quest'oggi cerchiamo di ricomporre parte del puzzle politico che sembra ancora lontano dall'essere completato.
La notizia di apertura per tutti i giornali in questi giorni è il tweet del Presidente del Consiglio Monti con l’intenzione a “salire in politica” e gli incontri con i centristi per la preparazione di una lista unica a sostegno della sua candidatura a premier alle prossime elezioni.
Infatti come vi ricorderete il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano firmò il 22 dicembre il decreto di scioglimento delle camere, dopo aver concluso le consultazioni con le delegazioni dei gruppi parlamentari e con i presidenti di Camera e Senato. Il Consiglio dei ministri ha successivamente approvato il decreto legge che stabilisce la data delle prossime elezioni: si voterà il 24 e il 25 febbraio 2013.
Il Corriere della Sera ci racconta come l'obbiettivo di Monti sia uno: stringere i tempi per definire forma e composizione della lista - o della federazione di liste che lo sosterrà alle prossime elezioni.
Anche Pierluigi Bersani ha commentato "la salita in politica" del professore. L'ha fatto con un intervista a Tg2 che vi riportiamo di seguito.
Come potete immaginare, quasi tutti gli esponenti politici hanno commentato le dichiarazioni del professore.
Un po' fuori dal coro, anche per questo ve la segnaliamo, l'intervista pubblicata dal quotidiano La Stampa a Fabrizio Barca (Ministro per la Coesione territoriale del Governo Monti).
Fabrizio Barca come spesso succede dice cose interessanti, belle e condivisibili, e usa un linguaggio alto. Quella che mi ha colpito di più nell'intervista è l’impegno (anzi, la «tentazione») che dichiara di voler lavorare in futuro in un partito («Non mi chieda quale»).
«Ritengo importante l’impegno nei corpi intermedi della società. E’ la cosa di cui abbiamo forse sentito di più la mancanza, in quest’anno di governo. E’ mancato un rapporto costante con le istanze più innovative della società. Twitter non basta: c’è un solo modo per stare sintonizzati con i territori: i partiti»,
dice il Ministro, e ha ragione.
DoppiaM