Le vostre idee per Brugherio: lo sviluppo delle piste ciclabili


Prosegue la presentazione delle segnalazioni che ci stanno arrivando via mail, dopo il lancio della nostra proposta "Ho un'idea!".

Oggi torniamo a parlare di piste ciclabili.

Una mail, infatti, ci chiede di capire a che punto siamo con la realizzazione di piste ciclabili sull'intero territorio comunale, anche rispetto ad alcune ipotesi di lotti già preannunciati, ma non ancora realizzati.

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo anzitutto ricordare che Brugherio aveva lavorato a questo tema, negli anni delle amministrazioni del centrosinistra, nell'ambito di un Piano comunale delle piste ciclabili, legato al progetto "MiBici" della Provincia di Milano e al progetto "Pedalare", per lo sviluppo di Agenda 21. E, ancora, che alcune previsioni di realizzazione di piste ciclabili sono ricomprese nell'ambito dei progetti urbanistici approvati dalle precedenti amministrazioni, in fase di realizzazione o ora fermi a causa della crisi economica.

Più in generale, poi, dovrebbero essere due gli strumenti che "disegnano" il quadro complessivo delle piste ciclabili: il piano del traffico e il PGT.

Il piano del traffico faceva notare che

in una Città delle dimensioni di Brugherio, la lunghezza media dello spostamento è ottimale per diffondere sempre più l’utilizzo della bicicletta. Oggi l’utilizzo di questo mezzo non è diffuso: sul totale del traffico delle radiali di accesso al Centro, la bici incide circa l’1% sui flussi veicolari totali.
E’ necessario incentivare fortemente l’utilizzo della bicicletta attraverso il potenziamento delle ciclopiste, che devono essere realizzate perseguendo innanzitutto un disegno di rete. Solo l’effetto rete consente di acquisire quote consistenti di domanda di mobilità e solo la continuità e la diffusione dei percorsi protetti e riservati crea una percezione nuova nei non ciclisti, cioè l’idea di un mezzo di trasporto che oltre ad essere economicamente vantaggioso, è anche sicuro e competitivo.

A questo proposito, il piano del traffico prevedeva un'ipotesi di sviluppo, riportato nella tavola che potete vedere qui. Nelle nostre osservazioni al piano del traffico, avevamo però chiesto all'amministrazione Ronchi di

definire un piano esecutivo per il completamento della rete ciclabile, dando priorità al completamento delle connessioni che realizzino percorsi completi tra i vari punti della città di maggiore frequentazione; a titolo esemplificativo le connessioni tra quartieri e Centro, con le strutture di pubblica utilità, con i parchi e i giardini e con le fermate dei servizi di trasporto pubblico.
Il PGT parla di mobilità leggera descrivendo la situazione attuale e proponendo di
definire un sistema di percorsi protetti e ciclopedonali che permei la città, con funzioni di svago ma anche di sviluppo di un sistema di mobilità alternativa a quella a motore.
Allegata al PGT c'è una tavola della mobilità leggera di progetto, che potete vedere qui.

La questione decisiva, in realtà, è ancora una volta quella economica, ovvero quante risorse si possono destinare allo sviluppo della mobilità leggera. L'attuale piano triennale delle opere non destina un centesimo a questo tema.

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