Il Governo e il taglio ai costi della politica


Gli scandali legati allo sperpero di spese per la politica fanno parte di «un'Italia vecchia che preferiremmo non vedere in futuro».

Lo ha detto ieri sera il premier Mario Monti, nel corso della conferenza stampa di presentazione del decreto legge sui costi della politica, preceduta da quella sullo sviluppo dell'agenda digitale. «Oggi presentiamo due provvedimenti molto diversi fra loro ma che hanno in comune l'obiettivo di trasformare l'Italia», sottolinea il premier.

Annunciandone l'approvazione, Monti ha voluto sottolineare che «il decreto sulla trasparenza sui costi degli apparati politici è una misura richiesta dagli stessi presidenti delle Regioni e dai cittadini, che dopo i fatti inqualificabili che sono successi, sono indignati che a loro si richiedano sacrifici anche pesanti mentre mondo politica sembra essere esentato. Occorre vi sia una presa di coscienza delle responsabilità e che vi sia un salto di qualità nel rapporto tra eletti ed elettori».

Gli scandali, ha aggiunto, «hanno prodotto un danno d'immagine» incalcolabile a tutto il Paese.

Qui il lungo comunicato della Presidenza del Consiglio, che spiega nel dettaglio i contenuti del provvedimento, che comprende i controlli della Corte dei Conti sugli atti delle regioni che incidono sulla finanza pubblica, il contenimento della spesa degli organi politici degli enti territoriali e la riduzione dell'apparato politico, con nuovi obblighi di trasparenza.

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