"Coraggio e apertura: le primarie ci faranno bene"


Si è conclusa pochi minuti fa l'assemblea nazionale del Partito Democratico, chiamata a modificare lo Statuto del partito, per consentire una pluralità di candidature da parte di esponenti del Pd alle primarie del centrosinistra.

I profeti di sventura sono stati prontamente smentiti, e l'assemblea ha votato a larghissima maggioranza (572 voti sui 612 presenti) la deroga allo Statuto e pressochè all'unanimità il mandato al segretario per le regole.

Aprendo i lavori, il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha chiarito che "Siamo oggi sotto gli occhi del mondo, la serietà e il rigore delle nostre decisioni daranno un segno rilevante delle prospettive dell’Italia e non solo del PD".

E ha ricordato che "Non si potrà governare senza popolo, non sarà possibile se non ci sarà un recupero della vicinanza tra politica e cittadini". E ancora: "La fiducia può riprendere, le forze ci sono, ma assieme, mettendoci partecipazione, trasparenza, sincerità e coraggio. Il coraggio di arrivare alla governabilità attraverso la partecipazione consapevole", ha aggiunto il segretario del Pd.

"Le primarie sono una buona cosa per l'Italia e per noi. L'unica preoccupazione che ho è che questo gesto importante non venga svilito da noi stessi".


E nella sua replica, prima del voto unanime dell'assemblea, Bersani ha ricordato che "Se sulle primarie facciamo le cose per bene a noi non ci ammazza più nessuno!".

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