"C'è un crescendo neofascista che va fermato"


Fasci littori, aquile romane e gonfaloni che riportano a tutta la simbologia fascista.

A Predappio ieri i nostalgici del fascismo hanno occupato hotel, agriturismi, e ogni alloggio disponibile, pur di essere nel paese natale di Benito Mussolini a celebrare il giorno che 90 anni fa segnò l'inizio del Ventennio.

Scrive Moni Ovadia sulle pagine de L'Unità:

In un Paese serio e civile tutto ciò (la sconfitta, la Costituzione ndr) avrebbe messo la parola fine a quel movimento criminale non solo sconfitto ma anche patologicamente in contrasto con l’evoluzione politica e sociale dell’Europa uscita dalla seconda guerra mondiale, perlomeno nelle democrazie più avanzate fra le quali la legge costituzionale collocava anche la nostra

Ma le ragioni dello schieramento italiano nel nuovo contesto della guerra fredda, insieme a molte altre cause, fra le quali il furioso anticomunismo viscerale delle forze più conservatrici, anche non fasciste, del mondo cattolico e non solo, legittimò il ricollocamento di moltissimi ex fascisti mai redenti nei gangli più delicati degli apparati statali, negli organi della sicurezza interna e nei servizi segreti.
  Il presidente nazionale dell'Anpi, Carlo Smuraglia, ha chiesto di incontrare il Ministro degli Interni e i rappresentanti dell'Associazione Nazionale magistrati per rilanciare una forte iniziativa antifascista.

Ricorda Smuraglia:
"La notizia della manifestazione del ricordo della marcia su Roma è ancora una volta vergognosa, come lo è stata quella della dedica di un sacrario a Graziani, i numerosi episodi di manifestazioni neofasciste, le aggressioni ai licei romani e così via. C'è un crescendo, che bisogna assolutamente fermare, perché indegno di un paese democratico e antifascista".

"L'ANPI ha avviato dal 25 luglio una campagna di mobilitazione su questi temi, ha denunciato all'autorità giudiziaria i responsabili del sacrario a Graziani e non ha mancato di reagire ad ognuno di questi episodi, chiamando anche alle loro responsabilità le autorità dello Stato, le Istituzioni, gli Enti locali".

"Ora basta, faremo ancora di più: chiederemo un incontro al Ministro degli Interni, anche sulla base del documento del 25 luglio scorso redatto con l'Istituto Alcide Cervi, proporremo un incontro con l'ANM per verificare il livello della sensibilità della magistratura sull'applicazione della normativa vigente, a partire dalla legge Mancino; e pensiamo di realizzare una iniziativa di forte respiro a livello nazionale, per ottenere un serio impegno antifascista e democratico, da parte di tutti, Istituzioni, autorità pubbliche e cittadini".
DoppiaM

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