I dati sul lavoro in Brianza


Sta andando male, andrà anche peggio. L'amministrazione provinciale di Monza e Brianza vede nero in fatto di occupazione.

Sono stati presentati ieri, nella sede della Provincia di Monza, i dati relativi al flusso del mercato del lavoro nel 2011. I dati, elaborati dall'Osservatorio specifico, sono quelli relativi alle assunzioni e cessazioni, che le aziende della Provincia devono obbligatoriamente comunicare.

I dati dicono che nel 2011 si è registrato un saldo negativo, tra avviamenti e cessazioni, di oltre 3.600 unità.

"Questi dati confermano il trend recessivo in cui si trova il nostro Paese – commenta il Presidente Dario Allevi – e le conseguenze drammatiche che questa crisi provoca anche in Brianza, una delle principali locomotive economiche d'Europa".

Le assunzioni avvengono prevalentemente tra i giovani: il 49% degli avviamenti complessivi avviene per la classe di età 20-34 anni, mentre la classe di età 35-49 anni possiede una quota percentuale del 35% sugli avviamenti totali.

Di rilievo anche l'analisi della tipologia contrattuale che riguarda gli avviamenti: il 66% degli stessi è stato effettuato con l'uso di forme contrattuali temporanee (tempo determinato, somministrazione, lavoro a progetto e altre comunicazioni), mentre nel 2010 la quota era pari al 65% e nell’anno 2009 al 63%.

Infine, per quanto riguarda il settore di attività economica, si segnala una netta prevalenza del commercio e servizi, seguito dall'industria in senso stretto e dalle costruzioni.

La ricerca si spinge a fare anche una previsione per il 2012, che purtroppo non sono positive, dato che emerge un possibile ulteriore calo del 4% degli avviamenti al lavoro.

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