Francois presidente!


Questa mattina abbiamo iniziato a raccontarvi il lungo week end elettorale che ha coinvolto l'intera Europa. Vi abbiamo detto delle elezioni amministrative del comune di Londra. Proseguiremo con il raccontarvi le elezioni greche e le amministrative che hanno coinvolto numerosi comuni italiani, tra cui Monza.

L'elezione principale per l'Europa però era quella francese. Ce le racconta in uno speciale l'Unità che quest'oggi esce in edicola con un formato nuovo



La Bastille ha festeggiato questa notte la vittoria di Francois Hollande, il nuovo presidente della Francia, come fece per Francois Mitterrand quello storico 10 maggio 1981: 31 anni dopo, la piazza-simbolo di tante battaglie della gauche è potuta esplodere di nuovo di gioia oggi per il secondo presidente socialista della Quinta Repubblica.

Ma la Bastille era già in festa prima ancora delle 20, quando tutte le urne sono state chiuse. In migliaia hanno infatti invaso la piazza ai piedi dell'angelo dorato, che domina dall'alto della colonna, sin dal tardo pomeriggio. 

C'era già chi stappava bottiglie di champagne e di birra dando l'ultima occhiata al suo smartphone: da ore i risultati delle elezioni circolavano su twitter e sul web. Tutti sapevano, si scambiavano sguardi complici e strette di mano, ma aspettavano, col sorriso stampato sulle labbra, che il volto del socialista comparisse sul maxi schermo montato all'ingresso del boulevard Richard Lenoir, chiuso al traffico.

Poi alle 20 la piazza è esplosa. E la gioia si è diffusa ovunque. È stato uno sventolio di bandiere rosse e tricolori, di suoni di trombette, di rose agitate verso l'alto. Abbiamo vinto! Abbiamo vinto!, Francois presidente!, Sarkozy fuori di qui! Il cambiamento è ora! hanno gridato. Cori di fischi si sono levati dalla folla durante il discorso di Nicolas Sarkozy, nuove grida di gioia mentre passavano le immagini della campagna di Hollande.

«Non ci posso ancora credere», continua a ripetere Florance, 33 anni, stringendosi la figlia di 5 a sè, per proteggerla dalla folla: «Questa è la Francia che volevo per la mia Julie. Ne avevamo abbastanza di odio, divisioni, fratture. Ora possiamo ripartire tutti insieme». Anche per Rodolphe, 19 anni, che ha votato oggi per la prima volta il suo presidente, sembra l'inizio di una nuova era: «Per Sarkozy era tempo di andarsene. So che non sarà facile e che bisognerà rimboccarsi le maniche - dice - ma mi sento più fiducioso nel domani sapendo che il presidente è dalla parte nostra, dei giovani».

Ritornano sulle bocche di tutti le parole libertà, speranza, rispetto, democrazia. Militanti socialisti, simpatizzanti del Front de Gauche di Jean-Luc Melenchon, venuti in massa alla Bastille, giovani, anziani, parigini di sinistra, hanno fatto la loro rivoluzione questa notte, aspettando l'arrivo del loro presidente, Francois Hollande. E l'aria di festa si è infiltrata nelle vie della città e persino dai corridoi della metropolitana sono saliti applausi e grida di gioia. Per una notte la folla di anonimi delle metro non esiste più e anche sconosciuti si scambiano sorrisi e saluti. Parigi non sembra avere nessuna voglia di andare a dormire.

MERKEL CHIAMA HOLLANDE E LO INVITA A BERLINO
La cancelliera Angela Merkel ha telefonato al presidente francese Francois Hollande per congratularsi e invitarlo a Berlino. Lo ha detto Pierre Moscovici, braccio destro di Hollande. «La signora Merkel - ha detto Moscovici - l'ha chiamato congratulandosi per l'elezione, hanno avuto un primo scambio e hanno convenuto di lavorare insieme a una relazione franco-tedesca che sia forte e al servizio dell'Europa». La cancelliera, ha aggiunto il braccio destro di Hollande in campagna elettorale, «lo ha invitato ad andare a Berlino, cosa che lui farà subito dopo l'investitura». 

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DoppiaM

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