Il centro sportivo e la propaganda del Sindaco


Manca ormai una settimana al termine, fissato dal Comune, entro il quale Swim Planet deve lasciare il centro sportivo comunale, dopo le vicende (qui) che hanno portato l'Amministrazione Ronchi a decidere per la revoca del contratto e la ricerca di un nuovo gestore.

Ci sono ancora tanti dubbi da chiarire: cosa succederà con gli abbonamenti attuali? Il nuoto per le scuole potrà partire quest'anno? Chi si è candidato a gestire il centro per sei mesi, in attesa del nuovo appalto?

Il Sindaco a queste domande, per ora, non risponde.

Ovviamente ha scelto di gestire la vicenda nel suo modo preferito: è tutta colpa di chi mi ha preceduto. Quando ha inaugurato l'area del centro fitness, il Sindaco aveva invece un'opinione diversa, ma questo non ci stupisce: le sue opinioni sul centro sportivo sono cambiate più volte, in questi due anni.

Ed è inutile che finga di non conoscere i motivi di un appalto di così lunga durata, strettamente legato agli investimenti che si dovevano fare. Lui stesso, ad esempio, ha giustificato i sei anni di appalto della mensa con la stessa motivazione: con tempi più corti, non si trovano aziende disposte a partecipare al bando.

E' giusto procedere ad una revoca,
se il cronoprogramma e gli investimenti non sono stati rispettati.

C'è un altro aspetto, che ci ha colpito in questi giorni, rispetto alla vicenda del centro sportivo: la completa mancanza di informazioni sul sito del Comune.

E nanche l'ultimo numero del notiziario comunale, chiuso in redazione dopo l'ordinanza a Swim Planet, parla della vicenda; in compenso ci sono le solite 6 foto del Sindaco sorridente, fedele alla sua linea: negare i problemi e fingere che vada tutto bene, e al massimo dare la colpa a qualcun altro.

In compenso, il Sindaco ha pagato (con i soldi di tutti noi) una pagina su Noibrugherio, ovviamente per una ricostruzione parziale della vicenda.

Ancora una volta, c'è un Sindaco che preferisce
la propaganda alla chiarezza.
E, ancora una volta, lo fa a spese di tutti i cittadini.

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