Pericolo scuola


Ogni anno, nelle scuole italiane, 
succedono almeno una ventina di incidenti, 
che solo casualmente non fanno vittime. 

In parecchi casi, la fortuna assiste alunni e insegnanti, ma anche amministratori locali un po' troppo distratti dalle loro attività politiche. L'ultimo incidente in ordine di tempo è accaduto nel liceo scientifico più frequentato di Mestre, il Giordano Bruno, qualche giorno fa: l'8 settembre. Il crollo di alcuni pannelli del controsoffitto era sembrato una cosa da poco, ma verifiche approfondite hanno fatto emergere una situazione più preoccupante. Così nel liceo veneto il primo giorno di scuola gli alunni si incroceranno con muratori e tecnici alle prese con i lavori di ristrutturazione.

Il quotidiano La Repubblica pubblica un'allarmante inchiesta 
sullo stato della scuola pubblica.

Secondo i parametri fissati dai ministeri dell'Istruzione e del Tesoro, in Italia quasi una scuola su tre è "a rischio": il record spetta alla Calabria con più di cinque scuole su dieci, ma anche il Lazio ne conta quattro su dieci.


L'età delle scuole.
Lo stato di degrado in cui si trovano troppi edifici scolastici italiani è probabilmente legato alla vetustà degli stessi. Il grosso dei 42mila plessi scolastici del Paese è stato costruito tra il 1961 e il 1980. Ma la carta d'identità delle scuole italiane svela che un edifico su tre ha sulle spalle più di 50 primavere, il 16 per cento ha oltre 65 anni di età, e il 4 per cento è stato costruito addirittura prima del 1900.

Le certificazioni. 
Quella delle certificazioni in possesso dei plessi scolastici non è un pura esercitazione burocratica. Ma, piuttosto, un indicatore della regolarità e della sicurezza degli edifici stessi. Se un edificio non ha un certificato previsto dalla legge, ci sarà un motivo: o l'edificio non possiede i requisiti previsti oppure, pur possedendoli, non è mai stato controllato, o il certificato è stato smarrito.

Le barriere architettoniche.
Le barriere architettoniche non costituiscono di per sé un pericolo, se non per i portatori di handicap e per le persone a ridotta capacità motoria, ma la loro eliminazione costituisce un segno tangibile di civiltà. Negli edifici scolastici ci sono troppi ostacoli insormontabili per i disabili, anche se si tratta di situazioni provvisorie

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