A spasso nel tempo...

Pubblichiamo il contributo pervenutoci per posta elettronica da un amico del blog.




Quando c'era Prodi gli italiani mangiavano la mortadella. Oggi la pressione fiscale è aumentata raggiungendo il 43,5%.


Quando c'era Prodi, il buonista, i ladri, gli stupratori venivano messi in libertà con l'indulto (votato anche dalle forze politiche che oggi sono maggioranza di governo), come prevede del resto la nostra costituzione.
Oggi non si fanno indulti, ma riduzioni di pena per reati minori, con l'assenso della Lega e nel pieno silenzio dei media.


Quando c'era Prodi, i Bot dovevano essere tassati, ma il rendimento restava intorno al 4% netto.
Oggi i titoli di stato sono intorno allo 0.70% con una fuga dei bot-people, e degli investitori stranieri che ripiegano su altre forme di investimento.


Quando c'era Prodi era già prevista l'esenzione dell'ICI dalla prima casa a 90% degli italiani. Oggi si fa credere che l'eliminazione dell'ICI, sia opera del governo in carica.

Quando c'era Prodi, per combattere seriamente l'evasione fiscale si parlava di maggiore tracciabilità dei movimenti finanziari. Quelli che oggi ci governano, chiamavano l'allora governo dell'Unione, “stato di polizia tributario”con a capo un vampiro pronto a succhiare il sangue agli italiani. Oggi si sta rivalutando la tracciabilità come mezzo efficace per contrastare l'evasione fiscale, e si rivaluta la figura di Padoa Schioppa.


Quando c'era Prodi il rapporto del debito pubblico sul PIL era al 104%.Oggi, nonostante i tagli lineari di Tremonti, scuola, sanità, pensioni, trasferimenti statali ecc. il deficit ha raggiunto il 120%.

Quando c'era Prodi gli stipendi degli statali non venivano bloccati per tre anni. Oggi si bloccano mediamente 6 anni gli stipendi degli insegnanti di circa 1300 euri mensili, e 120.000 precari del comparto scuola a spasso nel tempo , gradualmente, nel giro di tre anni.
Incredibile:  siamo l'unico paese europeo a investire solo quando ci si accorge che i ricercatori universitari salgono per protesta sui tetti e poi ci interroghiamo perchè dell'emorragia dei nostri cervelli italiani che fuggono all'estero.


Quando c'era Prodi, le pensioni minime avevano visto per la prima volta nella storia dell'Inps, ma soprattutto quella della povera gente, la 14° mensilità. Oggi , si parla di 500 euro per tutti i pensionati minimi, per poi integrare l'umiliante social -card da esibire, dopo lunghe file alla cassa dei market ed essere bollato come un povero.....ma bello!


Quando c'era Prodi non c'erano condoni edilizi. Oggi le Agenzie delle Entrate chiedono ai cittadini di non condonare gli immobili, ma di accatastare quelli non censiti o fantasmi, attraverso una fiabesca pubblicità istituzionale.

Quando c'era Prodi non si mettevano in discussione gli incentivi statali per le energie alternative. Oggi è tutto in contrattazione, 55% si , forse, no, e intanto le imprese si indebitano.
L'importante, oggi, nonostante la minaccia dei reattori giapponesi, è credere nelle proprie idee e
nella volontà di costruire 13 centrali nucleari, che nessuno delle 20 regioni italiane vuole sul proprio
suolo. Ma il governo del fare, quello del ponte sullo stretto di Messina, non può fermarsi di fronte ai soliti noiosi ambientalisti, tireranno dritto lasciando accatastate centinaia di barili pieni di scorie radioattive nei centri cittadini minacciandone la salute, così come denunciava una puntata di Report dedicata al nucleare italiano.

Isacco.

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