41 anni dopo, in attesa di un colpevole

E' venerdì 12 dicembre 1969.
Alle 16.37 una bomba collocata nel salone centrale della Banca Nazionale dell'Agricoltura provoca 17 morti e 80 feriti.

La strage che accade a Piazza Fontana, a Milano, è stata considerata la madre di tutti gli attentati che poi seguiranno durante gli anni di piombo.
In quello stesso pomeriggio di dicembre altre bombe scoppiano a Roma, e un'altra viene trovata inesplosa a Milano. E' l'inizio di anni terribili.

Il 15 dicembre 1969, a Piazza Duomo si svolgono i funerali delle vittime. La folla è una marea umana in silenzio.

A tanti anni di distanza, il 12 marzo 2004 si conclude l'ultimo processo per la strage di Piazza Fontana: la Corte di Assise di Appello di Milano assolve Delfo Zorzi per non aver commesso il fatto, ma anche Carlo Maria Maggi, entrambi neofascisti di Ordine Nuovo nel Veneto. Questa assoluzione definitiva verrà confermata anche dalla Cassazione. Negli anni sono stati assolti tutti gli altri imputati per questa strage. A cominciare dai neofascisti Franco Freda e Giovanni Ventura e dall'agente del Sid, Guido Giannettini.

La strage rimane ancora oggi un mistero senza colpevoli.

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