L'etica calpestata

Come avevamo previsto, ieri è stato un giorno politicamente molto significativo.

All'inizio del Consiglio comunale, il Sindaco, vista l'assenza di quattro consiglieri comunali del PDL, ha dovuto riconoscere il fallimento della sua maggioranza, dopo solo un anno di governo.

Ha riconosciuto che i contrasti con i quattro ribelli sono in questo momento molto profondi e che questo comporta, per lui, il venir meno della maggioranza necessaria per continuare a governare. Ha accusato i ribelli di un comportamento eticamente scorretto, essendo stati eletti grazie al fatto di essere nelle liste del PDL, e quindi ha affermato che costoro hanno "tradito il mandato ricevuto dai cittadini".

Infine, ha ufficializzato ciò che si sapeva da tempo: l'allargamento della maggioranza all'UDC, che con il suo voto consente al Sindaco di conservare la maggioranza in consiglio comunale.

E' poi intervenuto il consigliere dell'UDC, che ha precisato che l'accordo con la maggioranza è fatto "per il bene del paese, per impedire che nuove elezioni interrompano i progetti in corso", ha assicurato che per senso di responsabilità entra in maggioranza, "senza fare la stampella", senza nulla chiedere in cambio...

A quel punto, siamo intervenuti molto duramente, perchè non potevamo accettare che un'operazione di puro trasformismo politico in pieno stile prima repubblica potesse essere raccontata come un'operazione fatta per il bene del paese.

Tutti abbiamo a cuore le sorti della nostra città, lo abbiamo dimostrato in ogni seduta di consiglio comunale di questo anno; ma ci ribelliamo all'idea che, con questa scusa, qualcuno realizzi il "sogno" ambito fin dalla primo consiglio comunale dell'anno scorso: quello di tornare in maggioranza.

Dopo l'intervento, abbiamo lasciato il consiglio comunale, insieme alle altre forze di minoranza, per dimostrare che il consiglio poteva proseguire solo grazie al voto determinante del consigliere trasformista, che nei fatti è stato la "stampella" che ha salvato il Sindaco.

Non è tollerabile ascoltare un Sindaco fare la predica sull'etica verso quattro consiglieri ribelli e poi accettare il voto determinante di un consigliere che tradisce il mandato ricevuto dai cittadini e passa dalla minoranza alla maggioranza.

Il Sindaco della Lega, eletto con la promessa di rinnovamento, salva la sua poltrona con un'operazione politica spregiudicata; probabilmente durerà per il resto del suo mandato, ma da ieri il fallimento della sua azione politica è evidente e sotto gli occhi di tutti.

Dato che potrà governare solo grazie al trasformismo, gli chiediamo almeno di risparmiarci le lezioni sull'etica!


PS: naturalmente, poichè la nostra presenza in consiglio è durata solo pochi minuti, questa mattina abbiamo comunicato al Comune la nostra rinuncia al gettone di presenza che ci doveva essere versato per il consiglio di ieri

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