Come miele per le api
Dopo aver inseguito la vocazione maggioritaria, il Partito Democratico si è trovato, nel giro di un anno nella posizione di dover porre un’argine ai flussi migratori che migrano nella sua direzione. L’enorme concentrazione di potere attualmente nelle sue disponibilità ha l’effetto del miele con le api. Le attira tutte nel circondario. E il PD rischia di attirare a se fuoriusciti da ogni partito, attirati dalla nuova sorgente del potere, e naturalmente da chi avrà la possibilità di far girare economie, predisporre affari, ardire favoritismi. Adesso che il Pd ha assunto una nuova pelle, gli eredi dei “comunisti” fanno meno ribrezzo di un tempo ad una classe politica una volta prostrata verso la direzione del centro destra, nel nome di un trasformismo che è il metro dell’identità di una certa classe politica. In una tradizione che si ripete da sempre, se già nei Quaderni del carcere Gramsci parlava dell’importanza del trasformismo nella riuscita dell’Unità d’Italia,