Un forte spirito unitario
"Serve più che mai un forte spirito unitario".
Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo discorso pronunciato a bordo della nave Garibaldi in occasione della cerimonia celebrativa del 150° anniversario della partenza dei Mille.
"Non è retorica - ha affermato il Capo dello Stato - il recuperare motivi di fierezza e di orgoglio nazionale: ne abbiamo bisogno, ci è necessaria questa più matura consapevolezza storica comune, anche per affrontare con l'indispensabile fiducia le sfide che attendono e già mettono alla prova il nostro paese, per tenere con dignità il nostro posto in un mondo che è cambiato e che cambia.
Perciò tutte le iniziative del programma per il 150° non sono tempo perso e denaro sprecato, ma fanno tutt'uno con l'impegno a lavorare per la soluzione dei problemi oggi aperti dinanzi a noi: perché quest'impegno si nutre di un più forte senso dell'Italia e dell'essere italiani, di un rinnovato senso della missione per il futuro della nazione".
Ieri volemmo farla una e indivisibile, come recita la nostra Costituzione, oggi vogliamo far rivivere nella memoria e nella coscienza del paese le ragioni di quell'unità e indivisibilità come fonte di coesione sociale, come base essenziale di ogni avanzamento tanto del Nord quanto del Sud in un sempre più arduo contesto mondiale.
Così, anche celebrando il 150°, guardiamo avanti, traendo dalle nostre radici fresca linfa per rinnovare tutto quel che c'è da rinnovare nella società e nello Stato".
Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo discorso pronunciato a bordo della nave Garibaldi in occasione della cerimonia celebrativa del 150° anniversario della partenza dei Mille.
"Non è retorica - ha affermato il Capo dello Stato - il recuperare motivi di fierezza e di orgoglio nazionale: ne abbiamo bisogno, ci è necessaria questa più matura consapevolezza storica comune, anche per affrontare con l'indispensabile fiducia le sfide che attendono e già mettono alla prova il nostro paese, per tenere con dignità il nostro posto in un mondo che è cambiato e che cambia.
Perciò tutte le iniziative del programma per il 150° non sono tempo perso e denaro sprecato, ma fanno tutt'uno con l'impegno a lavorare per la soluzione dei problemi oggi aperti dinanzi a noi: perché quest'impegno si nutre di un più forte senso dell'Italia e dell'essere italiani, di un rinnovato senso della missione per il futuro della nazione".
Ieri volemmo farla una e indivisibile, come recita la nostra Costituzione, oggi vogliamo far rivivere nella memoria e nella coscienza del paese le ragioni di quell'unità e indivisibilità come fonte di coesione sociale, come base essenziale di ogni avanzamento tanto del Nord quanto del Sud in un sempre più arduo contesto mondiale.
Così, anche celebrando il 150°, guardiamo avanti, traendo dalle nostre radici fresca linfa per rinnovare tutto quel che c'è da rinnovare nella società e nello Stato".