Metropolitana: una prima buona notizia

Ieri il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha detto sì al progetto preliminare del prolungamento della linea 2 della metropolitana da Cologno Nord a Vimercate.

Il tracciato, lungo 9,7 chilometri, interessa direttamente 6 Comuni (Cologno Monzese, Brugherio, Carugate, Agrate Brianza, Concorezzo, Vimercate) ma ha un bacino di utenza di altri 20 Comuni per un totale di oltre 350.000 abitanti.

Le nuove stazioni saranno cinque (Brugherio, Carugate, Agrate - Colleoni, Concorezzo e Vimercate - Torri Bianche) mentre sono previste due principali aree di interscambio con il traffico privato e le linee di trasporto pubblico: una a Vimercate e un'altra in corrispondenza della fermata Agrate – Colleoni. Il costo, in base al progetto preliminare, è di 477 milioni di euro.

I prossimi passaggi prevedono la predisposizione dei progetti definitivi entro la fine del 2010, a maggio 2011 l'approvazione definitiva da parte del CIPE, l'avvio delle gare d'appalto entro il 31 dicembre 2011 e l'avvio dei cantieri per il luglio del 2012.

Ora però si tratta di trovare i fondi per finanziare l’opera, sia a livello centrale che a livello locale: questo genere di interventi prevede infatti un contributo da parte degli enti locali solitamente del 40%.

A questo proposito, commentando favorevolmente il parere positivo del CIPE, i consiglieri provinciali del PD hanno invitato tutte le forze politiche della Brianza a “fare quadrato per chiedere risorse necessarie e per una veloce realizzazione”.

Il segretario provinciale PD e consigliere regionale Enrico Brambilla, il capogruppo in Provincia Gigi Ponti e il consigliere provinciale Adriano Poletti, hanno infatti ricordato che:

Ora occorre trovare i fondi necessari per permettere la veloce realizzazione dell’opera entro Expo.
Anche Regione Lombardia deve fare la sua parte, per sgravare il più possibile i comuni, che hanno rinunciato ad ampi tratti sul proprio territorio pur
di far partire un’infrastruttura indispensabile non solo per la Brianza ma per tutta l’area metropolitana milanese.
Il costo dell’opera è sceso da più di 500 milioni a circa 280 milioni, grazie alle rinunce dei comuni brianzoli interessati dal tracciato. Sacrifici che i comuni hanno sopportato per permettere la realizzazione veloce di un’opera attesa da vent’anni dall’est Brianza, territorio ancora privo di un collegamento di trasporto pubblico sicuro, veloce e pulito verso il capoluogo.
Se, come ipotizzato, il governo confermerà la sua disponibilità a garantire solo il 60%
del finanziamento, la Brianza dovrà fare quadrato, per fare in modo che Regione Lombardia garantisca buona parte delle risorse mancanti e perché prema sul governo affinché quest’ultimo faccia di più.

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