Lavoro e occupazione, le priorità del PD in Regione

Abbiamo 22 consiglieri e siamo l’unico gruppo che rappresenta in Consiglio tutte le Province lombarde. Svolgeremo il nostro ruolo incalzando Formigoni sui provvedimenti e sulle politiche, a partire dal contrasto alla crisi e al rilancio dell’economia.
Così Luca Gaffuri, neoeletto capogruppo del PD in Regione, ha aperto la prima conferenza stampa dell’opposizione nella nuova legislatura regionale.

“Il nostro primo obiettivo – ha dichiarato Gaffuri - è quello di mettere a fuoco la situazione di crisi economica che riguarda la nostra regione più di altre. Cominciamo con il chiedere fin d’ora la verifica degli strumenti messi in campo da Formigoni, perché sappiamo che i tempi di reazione della Regione non sono stati quelli che la crisi meritava.
Nel 2008 Formigoni aveva annunciato la messa a disposizione di 351 milioni di euro in favore delle imprese. Sappiamo che molte misure non hanno funzionato e chiediamo di riorientare quegli strumenti o quelle risorse per farle fruttare. Hanno funzionato i Confidi, si investa su quelli, patrimonializzandoli.
Uno strumento che è letteralmente fallito è il piano casa; la priorità, ora, è mettere in contatto domanda e offerta, con politiche che permettano ai giovani che vogliono comprare casa di farlo, garantendo loro l’accesso al credito.
Sul fronte del lavoro dipendente, occorre verificare l’efficacia del sistema della dote, per sapere quanti lavoratori sono stati formati e a quanti si è riusciti a garantire l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro”.

Anche Maurizio Martina, segretario regionale del PD e consigliere al Pirellone punta dritto sul tema del lavoro.

“Sfidiamo PDL e Lega con un profilo di governo all’altezza dei nostri territori. Il primo titolo del nostro impegno è l’occupazione. Valutiamo l’efficacia degli strumenti, perché non vale il gioco di far luccicare tutto. Il Piano casa è stato un flop, ma anche il Buono famiglia, nonostante i ritocchi, ha raggiunto poche famiglie. E sul Federalismo sfidiamo il centrodestra ad assumere l’iniziativa, soprattutto sul federalismo differenziato. Lo sfidiamo ad essere coerente come lo è stato il Pd, che ha tenuto il punto con il governo amico e con il governo rivale. Siamo convinti che un federalismo moderno e intelligente sia uno degli strumenti più utili per riarticolare il senso della coesione nazionale. E su questo non ci accontentiamo delle interviste, da parte del presidente della Regione servono atti istituzionali.”

A chiudere l’incontro è stato Filippo Penati che, oltre a ribadire la priorità del tema del lavoro ha sottolineato che una delle prime cose che Formigoni dovrà fare è rassicurare sull’esposizione della Lombardia sui titoli ellenici.

“Quello che vogliamo sapere - ha affermato Penati- non è se la Grecia sarà salvata. Per questo basta leggere i giornali. Da Formigoni vogliamo sapere qual è l'esposizione della Regione”.

Quanto al “tono” dell’opposizione del PD in Consiglio regionale, Penati ha sottolineato come “è stata premiata l’opposizione di governo e battuta l’opposizione a prescindere. In Lombardia c’è un’opposizione di governo e con questa Formigoni si dovrà misurare”.

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