Ciò che unisce

L'associazione Amici dal Mondo riunisce i migranti di Brugherio. In questi giorni, con un comunicato stampa, sono intervenuti per dire la loro sulla Festa dei Popoli.
Un comunicato davvero bello, che merita di essere letto con attenzione, a conferma che si può lavorare sull'integrazione anche in positivo, e non solo con le ordinanze.
Basta guardarsi attorno, e accorgersi che ci sono tanti "nuovi brugheresi" disposti a questo.

Ecco il testo del comunicato:

L’Associazione Amici dal Mondo vuole ringraziare tutti coloro, innanzitutto Caritas, Parrocchie e migranti che hanno lavorato per il successo dell’edizione 2010 della Festa dei Popoli.
Ringraziamo anche le centinaia di persone che hanno fatto visita alla festa e che hanno gradito gli assaggi dei nostri piatti tipici.

Non si tratta solo di organizzare una festa, il lavoro sull’integrazione e sull’intercultura deve essere sempre presente. L’Amministrazione Comunale nell’ultimo anno ha fatto scelte differenti dal passato. Per prima cosa, non è stato più convocato il tavolo di lavoro che vedeva presenti scuole, associazioni, migranti e soprattutto i responsabili degli uffici comunali che più hanno a che vedere con i migranti e l’integrazione.

Inoltre durante la festa dei popoli si è sempre dato molto spazio alle scuole, ai momenti di incontro e di conoscenza.
Non è una “vetrina”, i migranti lavorano per mesi per questa occasione di incontro. La Caritas ha un ruolo fondamentale nell’organizzazione della festa, ma non è la sola. Ci sono altre associazioni e soprattutto decine di migranti che vedono nella festa dei popoli un momento per dimostrare che vivono e amano Brugherio e che assieme si può creare una città migliore.

Noi stranieri, “brugheresi di adozione”, mandiamo i nostri figli a scuola, usiamo gli stessi mezzi di trasporto, paghiamo le tasse e viviamo la città come ogni altro brugherese.
Non sempre è facile, lasciare la terra dove siamo nati, la famiglia, doversi inserire in contesti culturali differenti, vivere i mille problemi della burocrazia per essere in regola. Sentire il peso di non vedersi spesso ben voluti.
Conosciamo i nostri doveri e contribuiamo a rendere Brugherio più aperta al mondo.

La maggioranza di noi, ogni giorno e spesso ogni notte si occupa degli anziani brugheresi a cui abbiamo imparato a voler bene come fossero nostri genitori o nostri nonni: nelle case di riposo, nelle case come badanti, negli ospedali come infermieri, fisioterapisti, ASA o OS. Già lo scorso anno e anche nel 2010 come associazione collaboreremo con la Caritas nel realizzare la nuova edizione del corso per badanti.

La nostra proposta e il nostro impegno come associazione di migranti è quella di lavorare assieme per cercare quello che ci unisce, non quello che ci divide.

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