Il razzismo parla burocratese

Noi Brugherio del 3 Aprile, pagina 2:
..." è entrata in vigore lo scorso 25 Marzo anche l'ordinanazadel sindaco che vieta di circolare in citta a volto coperto. Diventa cosi opertaivo il cosidetto provvedimento anti-burqa che era stato annunciato dal sindaco già lo scorso anno..."

Premesso che ogni imposizione che pone restrizione all'abbigliamento della persoane va combattutta, non mi sembra questo il modo.

Inoltre a settembre i cons. comunali del Pd hanno chiesto in consiglio comunale quante violazioni con relative sanzioni, erano state rilevate;
0, nada nulla. (Non ne ho mai visto uno in città).
Come dire, il ritorno dei (luoghi) Comuni.

Sempre nello stesso articolo viene annunciata la firma di un'altra ordinanza da parte del borgomastro.
Nell'ordinanaza si promuove un accordo con gli amministratori dei palazzi, proprietari di immobili, chiamati a segnalare ai vigili il sovraffollamento negli alloggi e situazioni di disagio.

Trovo che sia un'irresponsabile sparata ipocrita, giocata sulla paura del diverso.
Come sempre con le giunte leghiste devono essere i cittadii a sostituirsi agli enti preposti ad eventuali controlli, come con le ronde. E’, se vogliamo, l’evoluzione della ronda: la ronda in poltrona

Così non si fa altro che inasprire i rapporti nel condominio ma anche nella vita in generale e si fomenta l'odio, con le conseguenti rivolte.
Brugherio, una città che ha fatto dell'associazionismo, dell'aiuto ai più deboli, dell’accoglienza e dell’apertura valori basilari.

Come possiamo non accorgerci che il razzismo è di nuovo qui tra noi, e questa volta parla non a slogan ma in burocratese?

Marco Magni

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