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Fontana, neanche la destra lo vuole più

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Fontana a casa. Un anno prima. Pronti a buttarlo giù sarebbero proprio i suoi: Lega e Fratelli d’Italia che per la vergogna lo vogliono fuori dai giochi. Vergogna per le liste d’attesa infinite. Vergogna per l’immobilismo. Vergogna per le oltre 23mila case pubbliche regionali lasciate vuote. Vergogna perché la Lombardia, da locomotiva d’Italia, sta precipitando in tutte le classifiche. La destra ha fallito. E pur di non mollare il posto, si aggrappa alla qualunque, fino alla disperata ultima spiaggia: trascinare le regionali (anticipate di un anno) dentro le politiche. Tutto per salvare poltrone e faccia. Ma le lombarde e i lombardi meritano molto di più. A partire da una sanità pubblica puntuale, territoriale, giusta. Quella che tra un mese il PD porteà in Consiglio Regionale con la nostra legge di iniziativa popolare. Mentre loro trafficano dietro le porte chiuse dei palazzi, noi lottiamo per una nuova Lombardia.

Riforma della giustizia, la maggioranza umilia l’Aula

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Avete proceduto su questa riforma a suon di forzature, umiliando il Parlamento e i vostri stessi parlamentari. Quando si è mai vista una riforma costituzionale che in quattro passaggi d’Aula non subisce nemmeno una minima modifica? Chi ha scritto la Costituzione ha previsto [questo iter] per ascoltare, riflettere, per favorire il dialogo tra maggioranza e opposizione, mentre ci troviamo oggi a discutere da soli. Continueremo a batterci perché al referendum prevalgano i no alla vostra arroganza e ad una giustizia dei potenti.  Avete blindato [questa riforma] per la vostra debolezza e per le divisioni interne, per un baratto con le altre due riforme, premierato e autonomia differenziata. Avete respinto ogni emendamento anche quelli di buon senso, sulla parità di genere nel Csm.  Oggi assistiamo all’ennesima prova di una destra che, non sapendo dare risposta ai problemi dei cittadini, offre capri espiatori. Oggi turno dei giudici, un vecchio vizio dai tempi di Berlusconi. Quella ...

Passano i mesi, aumentano i problemi

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Passano i mesi, aumentano i problemi.  Arrivati ormai a quasi a metà del mandato della giunta Assi registriamo una preoccupante tendenza dell'amministrazione comunale ad accumulare problemi su problemi senza risolverne uno.  Resta il problema del caro mensa, con rincari fino al 40% sulle tasche delle famiglie. Una situazione di sofferenza che denunciamo da quasi dieci mesi e che ha causato una mobilitazione dei genitori degli alunni con comitati e raccolte firme. Eppure, a luglio in Consiglio comunale è emerso un “risparmio” sulle spese previste per il servizio. Calcoli errati? Sì. Ma nessun tentativo concreto di rimediare.  Altra nota dolente è rappresentata dalla gestione del verde: al di là del blocco dell'appalto si registrano tagli e manutenzioni sempre più scadenti, marciapiedi divelti, parchi e isole verdi sporchi e disseminati di rifiuti. Le “isole verdi”, annunciate con immagini da giardino zen, si sono ridotte ad alberi rinsecchiti in rotonde arse, prive d...

Il diario dalla Global Sumud Flotilla

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Il diario di Annalisa Corrado dalla Global Sumud Flotilla, in corso di pubblicazione su Domani , è il racconto di quello che è sempre possibile fare quando il mondo è in fiamme. Del movimento perenne delle ali che tiene ferma la parte giusta della storia.  “Mentre gli altri animali non fanno che deriderlo, il colibrì non molla. Alle grida che gli intimano di fermarsi e lo prendono in giro dicendogli «cosa credi di fare con quel becco minuscolo?», lui risponde ammettendo di non saperlo chiaramente, ma di non poter fare a meno di «fare la sua parte». Come la Flotilla”.

La mobilitazione paga

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La decisione di STM di ritirare gli esuberi ad Agrate è un risultato importante, un passo avanti frutto della determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori che si sono battuti per difendere il loro futuro e quello del territorio. Come Partito Democratico ci siamo impegnati sin dall’inizio in questa battaglia e oggi possiamo dire che un primo passo è stato compiuto. Ma non è finita qui: ora serve un piano industriale solido che garantisca non solo la tutela dell’occupazione, ma anche nuovi investimenti per fare di Agrate, della Lombardia e dell’Italia un punto di riferimento strategico in Europa. Continueremo a vigilare perché le promesse diventino impegni concreti e duraturi. Siamo al fianco dei lavoratori e lavoratrici, per portare avanti ogni battaglia che riguarda i loro diritti e la loro tutela. Avanti così, adesso un nuovo piano industriale per rilanciare l’azienda e dare sicurezza alle persone.

L’occupazione illegale di Gaza va fermata subito

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L’occupazione illegale di Gaza da parte dell’esercito israeliano va fermata subito. Proprio nel giorno in cui la Commissione d'inchiesta Onu sui Territori palestinesi occupati e Israele, accusa il governo Israeliano di commettere un genocidio, Netanyahu sta facendo entrare i carri armati dell’Idf a Gaza. Sono crimini di guerra e vanno fermati subito, è già tardi. A Gaza devono entrare aiuti umanitari, cibo, medicinali per prestare soccorso a un popolo stremato e ridotto alla fame. E invece questa notte sono entrati i mezzi corazzati di Netanyahu per dare seguito al piano criminale concordato con Trump per colonizzare la Palestina, annettere la Cisgiordania e annientare la popolazione civile. Abbiamo chiesto per anni al governo italiano e all’UE una presa di posizione netta e forte contro questi crimini. L’Europa ha iniziato a reagire, seppur tardivamente, invocando sanzioni al governo israeliano. La contrarietà del Governo italiano è tra le cause dell’immobilismo UE. Dopo più di 60...

Non c'è più spazio per l'indifferenza

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Questa  sera Israele ha avviato l’assalto finale su Gaza. Una furia violentissima, disumana e surreale si abbatte su Gaza City dove si è contato un bombardamento ogni cento secondi. Carri armati ed elicotteri bruciano quel che resta della città, trasformando macerie in polvere e sterminando la popolazione sul loro passaggio. Uomini, donne e bambini, senza nessuna pietà e con la dichiarazione del ministro della difesa Katz che confessa che Gaza sta bruciando e che non hanno nessuna intenzione di tornare indietro. Uno sterminio con un fuoco potentissimo sotto gli occhi di tutti e, come vediamo da due anni, nell’indifferenza sempre più tangibile dei più.  Un assalto finale che inizia mentre arriva l’accusa di genocidio da parte della Commissione d’inchiesta ONU. Un genocidio atroce che condanniamo e al quale occorre mettere immediatamente fine. Nel fuoco della Palestina, brucia anche la nostra la credibilità, quella di chi resta in silenzio. A pochi giorni dalla manifestazione di...

Meloni lancia allarmi paradossali per sviare il dibattito

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Ieri Meloni ha lanciato l’allarme sui toni parlando alla Convention di Vox, la forza più a destra, intollerante e xenofoba d’Europa. Ecco il paradosso ed ecco svelato l’arcano: non c’è nessun allarme – come peraltro oggi il ministro Piantedosi ha chiarito – c’è solo l’intenzione di sviare il dibattito politico dai temi reali e dalle vere preoccupazioni del paese: rincari, sanità, lavoro povero.  Respingiamo qualsiasi accusa di connivenza con atteggiamenti violenti e intolleranti che abbiamo sempre condannato come l’uso delle armi. Noi siamo quelli che hanno portato 300.000 persone in piazza a manifestare in modo pacifico per la pace in Medioriente e per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Mentre il governo latita e si limita a condannare solo a parole e il comportamento criminale del governo Netanyahu anche per non evidenziare le spaccature interne alla maggioranza. Le stesse che gli hanno impedito di presentare una mozione comune sulla spesa per il riarmo: quel 5% che l’It...

La sanità crolla

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Il governo Meloni continua a sbandierare successi sul PNRR, ma i numeri dicono l’opposto: nella sanità è stato speso appena un terzo dei fondi disponibili, con ritardi tali che per completare ospedali e case di comunità serviranno non mesi, ma anni, nonostante la scadenza del PNRR prevista per il 2026. Un esempio su tutti, solo il 4% delle case di comunità in Lombardia è pienamente funzionante e sono stati spesi solo il 17,1% dei fondi disponibili. Di fronte a liste d’attesa infinite, pronto soccorso al collasso e territori privi di strutture di base, l’incapacità della destra di tradurre le risorse in progetti concreti diventa ancora più grave. Perché qui non si parla di numeri, ma di diritti fondamentali. Una situazione che mette a rischio la salute delle persone e la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale. Ci batteremo senza sosta per difendere e rilanciare il nostro SSN, contro chi sceglie la propaganda e l’immobilismo invece di garantire cure e prevenzione a tutte e tutti. La nos...

Per la liberazione di Trentini

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Il Partito Democratico ha seguito con grande preoccupazione fin dal primo giorno il dramma di Alberto Trentini, il cooperante italiano ingiustamente detenuto in Venezuela dal 15 novembre scorso.  A 300 giorni esatti dal suo arresto vogliamo ribadire con forza, insieme alla solidarietà e alla vicinanza personale e politica alla famiglia, il nostro impegno affinché le istituzioni italiane non tralascino nessuno sforzo o tentativo per porre fine a questo supplizio.  Abbiamo assicurato al governo tutta la discrezione e collaborazione del caso, da tempo tuttavia chiediamo che intensifichi i suoi sforzi, coordinando meglio le iniziative che fino ad oggi non hanno portato a nessun risultato.  Sia riprogrammata immediatamente la missione dell’inviato speciale Luigi Vignali, al quale avevamo già espresso tutto il nostro sostegno per il suo difficile compito. E, soprattutto, chiediamo di valutare attentamente la nostra richiesta di fare partire una delegazione parlamentare al fine ...

In piazza per Gaza

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Anche Brugherio era presente oggi, con alcuni amministratori under 40 che hanno sottoscritto l'appello, alla piazza riunitasi a Vimercate.  Una piazza piena, p er gridare la nostra indignazione e il nostro desiderio di pace. Per alzare la voce contro il massacro del popolo palestinese. Per fermare la quotidiana strage di innocenti. Un genocidio sotto gli occhi del mondo. Per andare oltre i confini, dalla Brianza a Gaza. E oltre Gaza, in tutti i luoghi del mondo in cui la vita di donne e uomini è devastata da distruzione e morte.

Sanità pubblica, i numeri non mentono

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Con il governo Meloni gli italiani che rinunciano a curarsi sono sempre di più: solo dal 2023 al 2024 sono passati da 4,5 a quasi 6 milioni. Giorgia Meloni sui suoi tagli alla sanità continua a mentire, ma i numeri no.

CUP unico, un rinvio continuo

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Sulla sanità, la giunta Fontana continua a brancolare nel buio. L’ennesimo rinvio del Centro unico di prenotazione è solo l’ultimo tassello di un disastro annunciato: prima doveva partire nel 2024, poi nel 2025, poi nel 2026… ora, forse, nel 2027. A dirlo è lo stesso assessore Bertolaso, che certifica difficoltà e incertezze. L’apertura di un CUP unico consentirebbe di fissare visite e prestazioni in tutti gli ospedali, pubblici e privati, tramite un unico centro. E intanto le liste d’attesa continuano ad allungarsi, mentre la Lombardia – secondo l’ultimo rapporto GIMBE – precipita al penultimo posto tra le regioni italiane per performance sanitarie.  Noi però non restiamo a guardare. Tra poche settimane arriverà in Consiglio regionale la nostra proposta di legge di iniziativa popolare, firmata da oltre 100.000 cittadine e cittadini. Una proposta concreta per cambiare davvero la sanità lombarda, restituendo efficienza, accessibilità e dignità al servizio pubblico.  È ora di vo...

Il Parlamento europeo riconosce lo Stato di Palestina

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Oggi il Parlamento europeo ha dato un segnale forte su Gaza. È stata infatti approvata la nostra risoluzione, a firma Socialisti, Verdi e Liberali, che chiede di sospendere l’accordo di associazione Ue-Israele, il riconoscimento dello Stato di Palestina e sanzioni contro i ministri israeliani Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir.  È un passaggio importante che segna una svolta: l’Europa, grazie alla piattaforma progressista europeista, può parlare con una voce forte e chiedere la pace, il rilancio della soluzione due popoli due stati e azioni concrete. Le destre, invece, hanno confermato tutta la loro inadeguatezza: contrare o divise, incapaci di assumersi responsabilità.  Ora i governi non abbiano più alibi, a partire da quello di Giorgia Meloni, e traducano in azione ciò che il Parlamento ha chiesto.  Alessandro Zan , europarlamentare PD e responsabile diritti nella segreteria nazionale