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La Provincia di Milano deve 10 milioni a quella di Monza

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Ne avevamo parlato qui , a gennaio: da due anni la Provincia di Monza attende i soldi che gli spettano da quella di Milano. Due enti dello stesso colore politico, da due anni, non fanno altro che litigare. E a pagare siamo noi cittadini . Quando è nata la Provincia di Monza, c'è stato lo scorporo di competenze, strutture, risorse finanziarie e personale da quella di Milano. Fatti tutti i conti, è venuto fuori che la Provincia di Milano doveva alla Provincia di Monza ben 46 milioni di euro . Soldi mai arrivati alla Brianza, al punto che il Presidente Allevi aveva deciso di rivolgersi al TAR per far valere le ragioni della Provincia di Monza. Nei giorni scorsi la decisione del TAR. Che ha condannato la Provincia di Milano a pagare a quella di Monza 10 milioni di euro, relativi al successivo ingresso nella Provincia di Monza di cinque Comuni. Insomma, una "prima rata" potrebbe arrivare da Milano, anche se la Provincia ha comunque confermato che lotterà per ottenere

Scuola superiore: tempi lunghi per la ripresa dei lavori

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foto da www.ilcittadinomb.it Novembre 2009: Comune e Provincia, in pompa magna, posano la prima pietra del cantiere della scuola superiore. Maggio 2012: il "cratere" non va avanti. Abbiamo dedicato molto spazio sul blog al tema della scuola superiore . E abbiamo raccontato (trovate tutto qui , nella nostra sezione dedicata alla scuola) di quella posa della prima pietra, fatta solo per un motivo di immagine. Già, perchè in realtà anche nel 2009 c'erano ancora problemi nel passaggio delle funzioni tra la Provincia di Milano, che aveva avviato l'appalto per la costruzione della scuola, e quella di Monza. Problemi che, ad oggi, ostacolano la ripresa dei lavori, in un cantiere avviato e poi fermato. Siamo ancora fermi , come racconta il Cittadino ( qui ), all'approvazione del bilancio 2012 della Provincia , che dovrà poi definire il suo piano delle opere e il passaggio di un mutuo da un'altra opera pubblica alla scuola di Brugherio. Fatti questi passaggi

Scuola superiore: anche febbraio è passato invano

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Anche febbraio è passato invano, per il cantiere della scuola superiore. Era questa la promessa, fatta a novembre, dalla Provincia, con la rassicurazione anche del Sindaco: "i soldi ci sono, da Milano sono stati trasferiti a Monza, ora è tutto pronto, entro gennaio i lavori di costruzione della scuola ripartono" . Così non è stato. Noi ci siamo informati sui motivi di questo nuovo ritardo, e abbiamo saputo che manca ancora un passaggio. La finanziaria irlandese che ha stipulato il mutuo con la Provincia non ha ancora dato il suo ok a trasferire i soldi, inizialmente destinati alla scuola Porta di Monza, al cantiere di Brugherio . Un ok che non dovrebbe avere ostacoli particolari, che anzi dovrebbe essere atteso a giorni, eppure un passaggio senza il quale i tempi si sono ulteriormente allungati. Sarà davvero l'ultimo ostacolo, e poi il cantiere partirà? Staremo a vedere... - - - PS: questo post è una copia esatta di quello scritto il mese scorso (vedi qui ); un

Scuola superiore: anche gennaio è passato invano

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Anche gennaio è passato invano, per il cantiere della scuola superiore. Era questa la promessa, fatta a novembre, dalla Provincia, con la rassicurazione anche del Sindaco: "i soldi ci sono, da Milano sono stati trasferiti a Monza, ora è tutto pronto, entro gennaio i lavori di costruzione della scuola ripartono". Così non è stato. Noi ci siamo informati sui motivi di questo nuovo ritardo, e abbiamo saputo che manca ancora un passaggio . La finanziaria irlandese che ha stipulato il mutuo con la Provincia non ha ancora dato il suo ok a trasferire i soldi, inizialmente destinati alla scuola Porta di Monza, al cantiere di Brugherio . Un ok che non dovrebbe avere ostacoli particolari, che anzi dovrebbe essere atteso a giorni, eppure un passaggio senza il quale i tempi si sono ulteriormente allungati. Sarà davvero l'ultimo ostacolo, e poi il cantiere partirà? Staremo a vedere...

Province: Monza litiga con Milano per l'eredità mai ricevuta

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foto da www.mbnews.it Da due anni la Provincia di Monza attende i soldi che gli spettano da quella di Milano. Due enti dello stesso colore politico, da due anni, non fanno altro che litigare. E a pagare siamo noi cittadini. Quando è nata la Provincia di Monza, c'è stato lo scorporo di competenze, strutture, risorse finanziarie e personale da quella di Milano. Fatti tutti i conti, è venuto fuori che la Provincia di Milano doveva alla Provincia di Monza ben 46 milioni di euro. Soldi mai arrivati alla Brianza.  Al punto che ora Dario Allevi , Presidente della Provincia di Monza, ha annunciato di avere dato via libera alle pratiche per aprire una vertenza legale con palazzo Isimbardi . Nel frattempo, però, Allevi ha annunciato che per far quadrare i conti di un bilancio sempre più in affanno è stato necessario aumentare l'aliquota Rc auto dal 12,5% al 16% . E così le rivalità tra Podestà ed Allevi le pagano i brianzoli...

Lo smog nelle nostre città

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La qualità dell'aria delle nostre città non accenna a migliorare. Ormai si è perso anche il conto dei giorni di sforamento, nell’area metropolitana milanese, dei valori massimi delle polveri sottili. Ieri, in Provincia di Milano, 74 Sindaci (su 134) della Provincia di Milano hanno deciso per alcune misure comuni : da domani a martedì prossimo, weekend escluso, diesel Euro 3 fermi a Milano e in 70 Comuni milanesi. Se dalle 8.30 alle 18 i privati non potranno circolare, via libera invece a commercianti e artigiani dalle 10 alle 18. E, sempre da domani, un grado (da 22 a 21) e un'ora (da 14 a 13) in meno di accensione delle caldaie nelle case e negli edifici pubblici e industriali , oltre alla stretta sulle porte sempre aperte dei negozi. «Un piccolo passo necessario per fare grandi passi», ha detto ieri il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia , dopo che il Comune ha rinunciato ai passi più decisi che aveva ipotizzato in precedenza. Dal tavolo è scaturita anche una lette

Scuola superiore: il cantiere riparte a gennaio?

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il cantiere (fermo) della scuola superiore Si è svolto ieri , in Comune, un incontro tra la Provincia, gli amministratori comunali, il comitato per la scuola superiore e i presidenti delle consulte di quartiere. Tema: i lavori per la costruzione della scuola superiore. Ne abbiamo parlato ancora molto recentemente , rivelando quali sono i veri motivi del ritardo nella costruzione: i rapporti tra Provincia di Milano, che ha avviato le procedure di appalto, e la Provincia di Monza, che ne ha ereditato l'attuazione. Secondo le ultime informazioni, il percorso dovrebbe essere questo: la Provincia di Monza riceverà a breve da quella di Milano la dotazione complessiva relativa alla "spartizione" (scusate il termine poco tecnico, ma rende l'idea) delle competenze e delle funzioni tra le due Province. Nella dotazione complessiva saranno compresi i fondi per la scuola di Brugherio, che Monza dovrà poi assegnare ufficialmente a questo progetto. Ciò consentirà di ripre

Cantiere scuola superiore: i veri motivi del ritardo

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La scorsa settimana avevamo scritto ( qui ) dei ritardi nella costruzione della scuola superiore a Brugherio . Avevamo anche riportato le nostre perplessità sulle prime risposte, fornite in consiglio comunale, sui motivi del ritardo . Ieri, in un incontro in Provincia, l'Assessore Meroni ha fornito maggiori spiegazioni, che in realtà rendono molto più chiare le ragioni dei ritardi. E non sono ostacoli da poco, purtroppo. Se la gru è stata sposta per veri motivi di assicurazione, i lavori in realtà non partono perchè la Provincia di Monza attende che quella di Milano (che aveva dato avvio alla procedura di appalto) comunichi ad una società finanziaria lo spostamento di un mutuo da una scuola ad un'altra. Chi ci segue ricorderà infatti che l'unico modo trovato dalla Provincia di Monza per realizzare la scuola a Brugherio è stato quello di dirottare i soldi previsti per un'altra scuola superiore sul cantiere di Brugherio. Ma, a quanto pare, nonostante la pr

La frase della settimana

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"Ho scelto un'auto più potente rispetto a quelle del parco in dotazione alla Provincia perchè io sono il Presidente” Così il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà ha risposto, martedì sera al conduttore della «Zanzara» su Radio24. Il giornalista aveva contestato a Podestà l'aver chiesto di noleggiare , per se stesso, una Audi A8 (costo almeno 80 mila euro), anziché una Ford Focus , come per tutti gli altri funzionari di Palazzo Isimbardi. A chi gli opponeva l'esempio del sindaco di New York , Michael Bloomberg, che si sposta con i mezzi pubblici, Podestà ha replicato: «Per me Bloomberg è libero di andare in bicicletta fin che vuole» .

Col federalismo il centrodestra mette le mani nelle nostre tasche

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Proprio in queste ore il Governo è riunito per decidere l'entità e i contenuti della nuova manovra finanziaria . Si preannuncia un mix di promesse (vedi l'ennesima proposta di riduzione delle tasse) e di tagli in diversi settori, dalla previdenza alla riduzione dei fondi per i Comuni. Nel frattempo, il federalismo fiscale del centrodestra inizia a dare i suoi frutti. Amari. L'ultima in ordine di tempo è stata la Provincia di Milano : ieri la giunta presieduta da Guido Podestà ha deliberato l'aumento dell'addizionale sulle assicurazioni Rc Auto dal 12,5 al 16% . Poche ore prima, all'unanimità, era arrivata anche la decisione analoga della giunta della Provincia di Arezzo. L'aumento dell'addizionale è una facoltà prevista dai decreti attuativi del federalismo fiscale. Ed è l'unico strumento che le Province hanno a disposizione per compensare il taglio dei trasferimenti deciso dal governo con la manovra dello scorso anno. Sono già trentu

Il nuovo limite di velocità sulle strade provinciali

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La Provincia di Milano, con un'ordinanza del 14 febbraio , ha istituito il limite di velocità di 70 Km/h su tutte le strade provinciali extraurbane, salvo non siano già vigenti limiti uguali o inferiori. La misura si è resa necessaria a causa della concentrazione degli agenti inquinanti presenti nell’atmosfera di Milano e del relativo hinterland, che ha superato le soglie di guardia per un numero di giorni superiore al limite previsto dalle direttive europee di riferimento. Le strade interessate dal nuovo limite orario sono queste .

Ordinanza neve, la retromarcia di Podestà

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Nei giorni scorsi avevamo dato conto dell'ordinanza emanata dalla Provincia di Milano, con l'obbligo di catene o gomme da neve sulle strade provinciali, a partire dal prossimo 15 novembre. Dopo le proteste delle altre province, dei consumatori, dei cittadini, e dopo le file per acquistare le gomme da neve, la Provincia ha deciso di fare marcia indietro. L'ordinanza è ufficialmente "rinviata". Il comunicato stampa con il quale la Provincia annuncia il rinvio merita una segnalazione particolare: il Presidente Podestà ammette che erano in atto speculazioni sui prezzi delle gomme, che forse non se ne sarebbero trovate a sufficienza, che non c'era stato tempo per la pubblicità e l'informazione ai cittadini, che non si faceva in tempo a posare i cartelli sulle strade... Pensarci prima, signor Presidente?

Procuratevi subito catene o gomme da neve...

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Spesso abbiamo scritto delle più bizzarre ordinanze dei Sindaci (compreso il nostro), effetto perverso del Decreto Maroni , che attribuisce ai primi cittadini questa nuova possibilità di fissare direttive sui temi più svariati, come ha raccontato qualche giorno fa Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera. Ma a Milano, oltre ai Sindaci, ora ci si mette anche la Provincia. Dal 15 novembre entra infatti in vigore , per tutta la Provincia di Milano, l’ordinanza che obbliga tutti i veicoli ad essere dotati di gomme idonee “alla marcia su neve o ghiaccio o in alternativa di circolare disponendo a bordo del veicolo di mezzi idonei antisdrucciolevoli” . In caso contrario, si va incontro ad una sanzione di 78 euro e, nei casi ritenuti più gravi – quando cioè la violazione comporta ripercussioni sulla viabilità, come nel caso di un’auto bloccata in mezzo alla strada – gli agenti che rilevano l’infrazione possono anche aggiungere la sanzione accessoria della sottrazione di punti dalla patent