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Oltre 3,3 milioni di precari in Italia. Un esercito pagato 836 euro al mese

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Sono 3.315.580 i precari italiani, guadagnano in media 836 euro netti al mese (927 euro mensili per i maschi e 759 euro per le donne), solo il 15% è laureato, la pubblica amministrazione è il loro principale datore di lavoro e nella maggioranza dei casi lavorano nel Mezzogiorno (35,18% del totale).  Sono i dati che emergono dal `Rapporto sui diritti globali 2013´ , edito da Ediesse e a cura di Associazione Società Informazione Onlus, promosso da Cgil, in collaborazione con ActionAid, Antigone, Arci, Cnca, Comisiones Obreras Catalogna, Fondazione Basso-Sezione Internazionale, Forum Ambientalista, Gruppo Abele, Legambiente, Sbilanciamoci! Leggiamo da Repubblica.it Per quanto riguarda il titolo di studio , i dati evidenziano che il 46% ha un diploma di scuola media superiore, il 39% circa ha concluso il percorso scolastico con il conseguimento della licenza media e solo il 15,1% e in possesso di una laurea. La più alta concentrazione di lavoratori precari italiani è, appunto,

Aperture domenicali del Bennet: il Sindaco perde al TAR, ma va avanti lo stesso

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L'estate ha visto una nuova sconfitta al TAR del Sindaco Ronchi , dopo quella sulle diverse ordinanze in materia di sicurezza (ne avevamo scritto qui ). Il 1 agosto , infatti, il TAR della Lombardia , con l'ordinanza 1269/2011 ( qui ), ha accolto le ragioni dei lavoratori rappresentati da CGIL e CISL contro l'ordinanza del Sindaco che consente per tutto l'anno l'apertura domenicale del Bennet. Il Sindaco aveva deciso unilateralmente che nel distretto commerciale di Brugherio i negozi potessero rimanere aperti praticamente tutte le domeniche dell’anno, nonostante la mancanza di un requisito previsto dalla legge , ovvero l’accordo sindacale tra i lavoratori e le aziende commerciali interessate all’apertura. Accordo mai sottoscritto. Ancora una volta, nell'attesa della decisione definitiva (che sarà presa a dicembre), il TAR ha condannato l'Amministrazione comunale al pagamento delle spese processuali . Come abbiamo scritto più volte sul blog , parla

Persone, lavoro, democrazia

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Mentre il centrodestra cerca di capire cosa vuol fare, noi torniamo a problemi e temi che non abbiamo mai smesso di approfondire. Oggi e domani, a Genova, il Partito Democratico lancia la Conferenza nazionale per il Lavoro , che ha l'obiettivo di approfondire la discussione sul tema del lavoro , sulla sua centralità nella società e per il futuro del paese , rafforzando la presenza del partito nel mondo del lavoro e estendendone la presenza organizzata nei luoghi di lavoro. Alla conferenza parteciperanno numerosi rappresentanti delle imprese, dei sindacati e delle amministrazioni.  Il dibattito verrà aperto da una relazione di Stefano Fassina , responsabile Economia e Lavoro della segreteria PD, mentre i lavori si concluderanno sabato pomeriggio con l’intervento del segretario nazionale, Pier Luigi Bersani . Il "testimonial" involontario della conferenza , nello spot che il PD ha preparato, è il ministro Brunetta, dopo la sua sparata contro i precari . C'è

La parte peggiore dell'Italia: un Ministro in fuga dalla realtà

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L’Italia peggiore è quella che scappa. Dal mondo reale e dalle domande scomode, addirittura prima che siano formulate.  Se qualcuno non avesse ancora capito perché la maggioranza dei cittadini ha voltato le spalle al governo , troverà nel filmino «Brunetta e la Precaria» la rappresentazione plastica di uno sfilacciamento arrogante.  Siamo a Roma, a un convegno sull’innovazione, e il ministro ha appena finito di parlare quando Maurizia Russo Spena, figlia di un ex parlamentare di estrema sinistra (orrore orrore), va al microfono per porgergli una domanda. Fa soltanto in tempo a qualificarsi: «Sono della rete di precari al servizio della pubblica amministrazione…» ed è come se a Brunetta avessero infilato due dita in una presa . «Grazie, arrivederci, buongiorno», la interrompe. La ragazza non ha ancora detto il suo nome, ma il ministro è in grado di fiutare una comunista anche a venti metri di distanza controvento. «Arrivederci, questa è la peggiore Italia!» e guadagna l’usci

"Siete la parte parte peggiore dell'Italia"

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Per la rubrica mai passata di moda "Se questo è un Ministro", ecco a voi quest'oggi il Ministro per la pubblica amministrazione (sigh) Brunetta. DoppiaM

Giovani: la generazione esclusa

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La «generazione esclusa» è quella dei giovani scoraggiati, di quel 40% di trentenni che vive ancora con i genitori , di quegli esordienti che si affacciano sul mercato del lavoro e che, nel 55% dei casi , si vedono offrire soltanto un impiego in qualche modo precario . Il direttore generale della Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni (uno dei candidati più quotati per la successione al governatore Mario Draghi) si è presentato sabato con un documento giudicato «sorprendente» e «innovativo» dalla platea dei giovani imprenditori riuniti nel convegno di Santa Margherita Ligure. La crisi ha colpito con asprezza nella fascia di età tra i 15 e i 29 anni, specie in Italia, con la riduzione del 13,2% dell’occupazione, contro il -2,7% in Francia e il -3,1% in Germania. Ma, talvolta, anche i numeri hanno un colore, uno stato d’animo . Quelli di Saccomanni restituiscono l’immagine di «una popolazione che invecchia, di giovani generazioni spesso scoraggiate». L’Italia è indietro, per co

Il partito del lavoro

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Il PD per i giovani

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Il dramma dell'Italia è che non si riesce mai a parlare del problema vero: l'occupazione, quella dei giovani in particolare . Nella crisi 300.000 giovani hanno perso il lavoro, senza tutela alcuna , e qui dentro ci sono anche quelli mandati a casa dallo Stato. Noi abbiamo delle proposte : in primo luogo diciamo che un'ora di lavoro precario non può costare meno di un'ora di lavoro stabile, se no, a poco a poco, si precarizzano tutti. Bisogna poi ridurre le tipologie contrattuali, che sono diventati una giungla. Bisogna stabilire dei diritti universali per qualsiasi tipo di lavoro: la malattia, la maternità, l'indennità di disoccupazione. Bisogna creare insomma una civiltà comune del lavoro. Su questo tema, quello del lavoro, noi vogliamo impegnare il nostro progetto e le nostre forze. Il messaggio di Bersani ai precari, in occasione della loro mobilitazione .

Dal PD tre proposte per la precarietà zero

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Domani è il giorno della mobilitazione dei precari. Ne avevamo già parlato qui . L'economia ristagna, la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli record e tocca ormai un ragazzo su tre.  Sono 1.400.000 i lavoratori atipici, 2.500.000 quelli a tempo determinato e in somministrazione, 500.000 gli stagisti e 400.000 le false partite IVA che nascondono altri lavori. Numeri a fronte dei quali il PD risponde con il progetto PRECARIETA’ ZERO , una proposta di legge per regolare il tirocinio, gli stage e la pratica professionale. I dettagli sulla proposta del PD si possono trovare qui . Qui invece il sito della manifestazione di domani.

L'urlo dei precari: «Basta, il nostro tempo è adesso»

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I precari si mobilitano in Rete "Siamo stanchi, ad aprile in piazza" " Non c’è più tempo per l’attesa. E’ il tempo per la nostra generazione di prendere spazi e alzare la voce . Per dire che questo paese non ci somiglia, ma non abbiamo alcuna intenzione di abbandonarlo. Soprattutto nelle mani di chi lo umilia quotidianamente. Siamo la grande risorsa di questo paese. Eppure questo paese ci tiene ai margini. Senza di noi decine di migliaia di imprese ed enti pubblici, università e studi professionali non saprebbero più a chi chiedere braccia e cervello e su chi scaricare i costi della crisi. Così il nostro paese ci spreme e ci spreca allo stesso tempo. Siamo una generazione precaria: senza lavoro, sottopagati o costretti al lavoro invisibile e gratuito , condannati a una lunghissima dipendenza dai genitori. La precarietà per noi si fa vita, assenza quotidiana di diritti: dal diritto allo studio al diritto alla casa, dal reddito alla salute , alla possibilità di

Ma che fa il PD? Ecco qualche esempio...

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Ma voi come la pensate? Non si capisce niente? Non c'è una vera alternativa... ma cosa fate in Parlamento? Che idee avete? Quante volte ci è capitato di sentire queste considerazioni, da parte di molte persone, rivolte al Partito Democratico . In effetti fa fatica ad informare di ciò che si fa e si propone ; lo vediamo noi a livello locale, vale ancora di più a livello nazionale. Eppure le proposte concrete, da parte dell'opposizione non mancano; e non mancano neanche le occasioni per dimostrare che le proposte sono migliori e più utili di quelle della maggioranza. Ecco due esempi recenti del PD nazionale: 1) per tutto quest'anno non si applicherà la norma che fissava al 23 gennaio i nuovi termini per l'impugnazione dei licenziamenti dei precari. Grazie ad un emendamento proposto dal PD si riesce a salvaguardare in questa legislatura una norma che tutela i lavoratori. 2) quarantuno norme ad effetto immediato e nessuno show di propaganda : è questa è la risposta del PD

Il decreto Gelmini smentisce la Gelmini

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Uno degli effetti della riforma Gelmini è legato al precariato nel mondo della scuola ; secondo i dati diffusi ieri dalla Cisl, sono ben 42.000, tra docenti e personale amministrativo, a essere rimasti a casa senza lavoro e stipendio. Un dato che smentisce le previsioni dello stesso Ministro , che aveva parlato di "soli" 12.000 posti in meno. Il paradosso è che a smentire il Ministro Gelmini è... lo stesso Ministro Gelmini! Il 15 settembre è stato infatti approvato un decreto salva-precari, che consente a coloro che sono rimasti senza un posto di avere la priorità di chiamata in caso di richieste per supplenze varie. Ebbene, il boom di richieste ha fatto emergere i veri dati dei tagli della Gelmini.