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Le Paralimpiadi e la lezione di Londra

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un momento della cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi - da www.ilpost.it Ieri sera a Londra si è tenuta la cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi. Acrobati, ballerini e sputafuoco hanno accompagnato l’evento eseguendo coreografie e giochi di luce. Hanno partecipato anche 120 bambini londinesi e diversi artisti con disabilità, oltre agli atleti che per due settimane si sono sfidati sui campi di gara per i giochi. Come scrive La Stampa, Londra è riuscita a trasformare il "brutto anatroccolo" Paralimpiadi in uno splendido cigno. 2 milioni e 700 mila biglietti venduti per le gare, un incasso record di 45 milioni di sterline, stadi pieni come per le gare delle Olimpiadi. Le Paralimpiadi hanno mostrato una straordinarietà dei gesti atletici, che si è mescolata è mescolata alla straordinarietà delle storie personali , da Alex Zanardi a Martine Wright, la britannica che perse le gambe negli attentati alla metropolitana di Londra e che ha rappresentato il suo Paese al

"È per la mia Emilia, che non deve mollare mai"

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La gara di skeet olimpico femminile non c'è mai stata, a Londra 2012. C'è stata piuttosto la luminosa esibizione di talento puro di una ragazzina italiana di 20 anni: 99 piattelli rotti sui cento lanciati , colpi sparati con una costanza distruttiva quasi scientifica, record juniores, record del mondo e record olimpico infranti pure loro e soprattutto una medaglia d'oro splendente come un piccolo sole appeso al collo. Al piattello 92, finalmente, Jessica Rossi ha sbagliato un colpo. Ne aveva centrati 91 su 91, ne avrebbe poi sbriciolati altri 8. Gli ultimi di una gara mai vista, nel tiro a volo. Che, per fortuna, non è stata perfetta. Avesse vinto l’oro alla sua prima Olimpiade con 100 su 100, come avrebbe fatto una ragazza di 20 anni, ancora in età juniores, a trovare gli stimoli per migliorarsi, per continuare una carriera appena iniziata e già nella storia? I suoi vivono a Crevalcore, uno dei paesi più danneggiati dal terremoto di maggio. E Jessica ha voluto dedic

Donne d'Italia

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Oro, argento e bronzo: un podio tutto italiano per il fioretto femminile. Non era mai successo, prima di ieri. L’oro va a Elisa Di Francisca , che in finale ha battuto al minuto supplementare Arianna Errigo . Bronzo per Valentina Vezzali , la più grande schermitrice di tutti tempi, per la quale è sfumato il sogno del quarto oro olimpico consecutivo della sua carriera. Questo in una prima giornata di gara che ha regalato all'Italia anche la medaglia d'oro nel tiro con l'arco e l'argento nella pistola. Scrive oggi ( qui ) Concita De Gregorio su Repubblica: Che meraviglia queste tre ragazze italiane, questi tre profili sul podio: un airone sottile, una bambola bambina, una madre con le prime rughe. Elisa, Arianna, Valentina. Che spettacolo queste tre donne così diverse così uguali, nemiche e compagne di squadra, rivali e vicine di letto . E ancora: La foto finale mostra tre donne di 20, 30, 40 anni. La piccola non riesce a sorridere nemmeno quando le me

A cosa servono le Olimpiadi?

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Questa la risposta di ieri, di Massimo Gramellini, nel suo Buongiorno su La Stampa. A cosa servono le Olimpiadi? A ricordarci che esiste una dimensione della vita che prescinde dalla depressione. Leggo e ascolto commenti acidi sui Giochi della Crisi, utilizzati dal potere come arma di distrazione di massa. Mentre qualche miliardo di allocchi telecomandati si riempirà il cranio con le imprese sportive - è il ragionamento in voga - i padroni del vapore procederanno indisturbati a ingannare e affamare il popolo beota. A parte che queste poco emerite attività vengono dispiegate incessantemente da anni senza alcun bisogno del paraocchi olimpico, rifiuto quel devastante effetto collaterale della crisi che ci induce a vivere ogni momento di gioia con un senso di colpa . Invece mai come adesso sarebbe utile lasciarsi andare alla seduzione dell’estate. Innamorarsi e godere, anche di niente: di una carezza, di un tramonto e, perché no?, di un centometrista giamaicano che sfreccia dent