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Taddei: "Il reddito minimo di Grillo è solo propaganda"

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«È propaganda mi sembra chiarissimo».Filippo Taddei, responsabile economico del Partito democratico e consulente del governo Renzi («a titolo gratuito, ricordalo») respinge al mittente la proposta del Movimento 5 stelle, lanciata da Beppe Grillo in un’intervista al Corriere della Sera . L’idea è quella di un reddito minimo garantito, che ha subito ottenuto il via libera dei vendoliani di Sinistra Ecologia Libertà e del deputato di minoranza dem Giuseppe Civati , che da tempo hanno una loro proposta sul tema. Taddei, ai tempi della campagna per le primarie, proprio di Civati era il consigliere economico, ma sulla proposta di Grillo preferisce tenere i piedi per terra: «Non è praticabile, salvo che Grillo non intenda varare una patrimoniale permanente e altre nuove tasse per finanziarlo» dice all’Espresso, «e in questo momento, mentre cerchiamo di attirare investitori dall’estero, nulla ci sarebbe di più sbagliato che una patrimoniale»  «Propaganda» dice lei, Taddei, della

Seregno, l'Espresso e gli affari della camorra

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E' un vero e proprio terremoto, quello che si è abbattuto sull'amministrazione comunale di centrodestra di Seregno.  Tutto è nato dopo il servizio sul numero di venerdì de L'Espresso. Fabrizio Gatti, giornalista del settimanale, intervista ad un certo punto Mario Barzagh i, patron della Effebiquattro, azienda leader nel settore dei serramenti per interni nonchè vicepresidente di Confindustria di Monza e Brianza. Gatti gli fa domande sulla +Energy srl, società che importava pannelli fotovoltaici dalla Cina e nella quale, tramite una fiduciaria, sarebbero stati indirettamente soci anche il sindaco di Seregno e altri amministratori locali.  La reazione di Mario Barzaghi, evidenziata anche da un video, è stata decisamente sporporzionata. L’imprenditore ha impedito a Fabrizio Gatti di lasciare l’ufficio. Nell’audio si sentono addirittura minacce nei confronti del giornalista, ribadite anche alla presenza del capitano Luigi Spenga, comandante della Compagnia dei carabi

Carceri: Italia condannata

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Italia condannata. Oggi, la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha giudicato inumano e degradante il trattamento di 7 carcerati, detenuti nel carcere di Busto Arsizio e in quello di Piacenza, tenuti in celle dove hanno a disposizione meno di 3 metri quadrati. E' questa la seconda condanna per il nostro paese , dopo quella del luglio del 2009, che aveva portato alla redazione del "piano carceri", che prevede la costruzione di nuovi penitenziari e l'ampliamento di quelli esistenti oltre che il ricorso a pene alternative al carcere. E la sentenza di oggi, oltre alla condanna al risarcimento dei danni, chiede all'Italia di porre rimedio immediatamente al sovraffollamento carcerario. I giudici della Corte europea hanno constatato che il problema del sovraffollamento carcerario in Italia è di natura strutturale;  la Corte ha già ricevuto più di 550 ricorsi da altri detenuti che sostengono di essere tenuti in celle dove avrebbero non più di 3 metr

Sanità lombarda di nuovo sotto accusa

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Il terremoto che si è scatenato venerdi , con sei arresti chiesti dalla Procura di Milano, ha come epicentro la Fondazione Maugeri di Pavia. Ci sono però analogie importanti con il caso del San Raffaele, finito sull' orlo di un crac da 1,5 miliardi.  I personaggi principali, accusati di aver creato fondi neri, sono gli stessi: gli imprenditori Piero Daccò (già in carcere a San Vittore dal 15 novembre per il filone che riguarda l' ospedale di don Luigi Verzé) e Antonio Simone, ex assessore alla Sanità negli anni Novanta. Per entrambi - tutti e due vicini al mondo di Cl - il gip Vincenzo Tutinelli ha ordinato l'arresto con l'accusa di associazione a delinquere e, per Simone, riciclaggio. Il periodico l'Espresso fa il punto della situazione raccontando anche i rapporti che intercorrono tra gli indagati e il governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. "Tra gli amici più stretti di Roberto Formigoni c'è un club di fedelissimi che vale un te

Il Governo del Family Day toglie i soldi alle famiglie

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Siamo sul Titanic, ha detto ieri il Ministro Tremonti, parlando della situazione del nostro paese e della necessità di varare al più presto la manovra economica. Una manovra economica che, come abbiamo già scritto ieri , colpisce pesantemente le famiglie. Mille euro di tasse in più in due anni: tanto potrebbe costare a una famiglia media il taglio delle deduzioni, detrazioni e sconti fiscali previsto nel 2013 e nel 2014 dalla manovra per la correzione dei conti pubblici. Sconti fiscali, asili, istruzione, mutui. Non c'è settore che non subisca tagli pesanti. Il Corriere lo spiega bene, oggi . Eccolo, messo alla prova, il Governo del Family Day, il Governo attento alle esigenze delle famiglie italiane. Scrive oggi Massimo Giannini su Repubblica che " ora qualcuno dovrà spiegare agli italiani come sia stato possibile, dall'oggi al domani, passare da "La nave va" di Silvio Berlusconi al "Titanic" di Giulio Tremonti. Qualcuno dovrà chiarire a un&#