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Visualizzazione dei post con l'etichetta diritti civili e pari opportunità

Vincono le idee: parità salariale tra donne e uomini

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In Italia, ancora oggi, le lavoratrici guadagnano mediamente il 20% in meno degli uomini a parità di mansione. Una vera e propria ingiustizia. Così come l’accesso ai ruoli apicali che continua ad essere una chimera o una gentile concessione.  Tutto questo non è accettabile.  Ed è la ragione per cui abbiamo fortemente voluto una legge sulla parità salariale. Ma non possiamo fermarci adesso: serve che la legge venga applicata, perché la parità salariale sia finalmente garantita a tutte.  Con il Partito Democratico il 25 settembre  vincono le idee , vince l’Italia.  Leggi qui le nostre proposte

Lombardia, i diritti delle donne vanno rispettati

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L’interruzione volontaria di gravidanza in Italia è un diritto riconosciuto dalla legge 194, eppure ancora oggi questa pratica non è pienamente accessibile in tutta la Lombardia.  In ben 11 strutture sanitarie, infatti, l’accesso all’interruzione di gravidanza non è garantito. La nostra Regione è in ritardo anche sull’impiego della pillola RU486, utilizzata solo nel 35% dei casi a differenza di tante regioni che sono molto più avanti di noi. Un'altra realtà che contribuisce a creare un clima ostile e oppressivo che limita la libertà di scelta.  Per il Partito Democratico, le donne devono vedere pienamente rispettato il diritto all'autodeterminazione. Anche in Lombardia.  Basta aspettare, è tempo di cambiare.

Vincono le idee: chi studia in Italia è italiano

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In Italia ci sono oltre un milione di minori stranieri. Sono senza cittadinanza, anche se frequentano le scuole, parlano italiano e vivono qui da sempre. Noi vogliamo cambiare le cose. Lo Ius Scholae è una misura semplice: se sei in Italia da prima che tu abbia 12 anni e hai frequentato un ciclo scolastico di almeno cinque anni ottieni gli stessi diritti e doveri dei tuoi concittadini. Con il Partito Democratico il 25 settembre  vincono le idee , vince l’Italia. Leggi qui le nostre proposte

L'aborto legale e sicuro è un diritto

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Le donne devono avere diritto all'aborto sicuro e legale. In Parlamento Europeo abbiamo approvato una risoluzione per inserire l'aborto nella Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione Europea e renderlo una priorità nei negoziati internazionali. Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno votato contro. Ancora una volta contro i diritti. Per noi, i diritti delle donne sono inalienabili e non possono essere indeboliti, neanche in Italia dove la legge 194 va difesa e pienamente applicata. In Europa e in Italia non accetteremo passi indietro. L'aborto sicuro e legale è un diritto. Difenderlo un dovere. Vergognoso il voto contrario di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia: il loro modello è quello della Polonia e dell’Ungheria, dove questo diritto viene eroso quotidianamente, o quello di Trump e dei giudici della Corte Suprema USA che ha rovesciato un diritto garantito dal 1973? Brando Benifei , Capodelegazione PD al Parlamento Europeo

Ius Scholae: il vero sviluppo nasce dove c'è libertà

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“Sarebbe davvero una vergogna per il nostro Paese affossare un provvedimento di civiltà come lo Ius Scholae solo per questioni di tattica politica”, inzia così la sua intervista Irene Tinagli, Vicesegretaria del PD, e continua: “La società è ormai troppo avanti anche rispetto a questioni, come le unioni omosessuali, oppure il fine vita, e la politica dovrebbe limitarsi a normare, e invece si ferma davanti a ragioni di convenienza del momento, spesso elettorale, che impedisce di svolgere il ruolo legislativo. ”  La Vicesegretaria argomenta: “In Italia abbiamo un centrodestra particolarmente conservatore sui temi delle libertà civili e questo è un problema. Non c’è una ragione economica che sovrasta quella civile ed etica. Pensare, come fanno i conservatori, che lo sviluppo sociale e civile possa o debba essere separato da quello economico spaventa perché la grande innovazione, il vero sviluppo, c’è solo dove c’è la libertà. Se non si tiene conto di questo, come avviene in Cina, si da l

Ius Scholae, un’Italia con più diritti e più uguaglianza

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La proposta di legge sullo Ius Scholae arriva in aula alla Camera. Arriva per bambini e bambine che frequentano le nostre scuole, che sono compagni di classe  e di vita di chi ha già la cittadinanza italiana.  Tante volte lavorando a scuola mi è capitato di dover seguire un percorso diverso per portare in gita alunni che da anni sono in Italia, senza essere cittadini italiani.  Si sono sentiti buttare addosso la diversità come un marchio negativo, difficilmente comprensibile da loro e da chi con loro vive la quotidianità. Una diversità di trattamento imposta ed ingiusta. Ora possiamo cambiare. Costruire un’Italia in cui le differenze siano considerate ricchezza e non ostacolo, possiamo fare avanzare i diritti, creare uguaglianza.  Avanti su questa strada.  Valentina Cuppi , Presidente dell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico

Avanti sui diritti, destra ferma al passato

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“Mi vergognerei se questa legislatura si concludesse senza la legge sul suicidio assistito che anche la Consulta ci ha chiesto. Sarebbe una vergogna per l’Italia.”  Enrico Letta inizia così il suo intervento sul palco di Repubblica delle Idee intervistato dal direttore Maurizio Molinari. E continua: “Politica e Parlamento sono in ritardo. Dobbiamo essere all’altezza di queste sfida. La Corte Costituzionale con una sentenza del 2019 ha dato via libera al suicidio assistito. Bravi i giudici. Meno bravo il Parlamento. È al Senato la norma che deve recepire quella sentenza. L’impegno perché quella norma diventi legge c’è ed è pieno. ”  “L’Italia della Meloni e del suo comizio in Andalusia è l’Italia che vuole rimaner ancorata a come eravamo. Noi invece dobbiamo andare incontro alle novità. Qui c’è tutta la differenza tra sinistra e destra, e noi dobbiamo sottolinearla con un forte impegno sui valori.”  “Siamo in ritardo sull’ambiente. E purtroppo la pandemia e guerra hanno colpito l’ambi

PD, sempre dalla parte delle persone

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Anche il Partito Democratico Monza-Brianza ieri pomeriggio era in piazza per il Brianza Pride a Monza.  Il Pride rivendica a gran voce Diritti, non esclusivamente della comunità LGBT+ ma intersezionalmente raccoglie le istanze di tutti, dal femminismo all’antirazzismo, dalla lotta alla violenza e agli stereotipi di genere.  Un grande contenitore inclusivo di istanze di diverso genere tutte accomunate dall’unico grande obiettivo: la lotta alle discriminazioni.  Oggi era importante esserci, insieme al gruppo dei Giovani Democratici Monza Brianza, per rimarcare ancora una volta che il PD C’è.  Non solo oggi nell’evento culmine del Pride, il PD c’è tutti i giorni, con i nostri Consiglieri nei Consigli Comunali.  Il PD c’è ogni giorno con i nostri Assessori e Sindaci nelle Amministrazioni Comunali.  Sempre dalla parte delle persone.  Davide Usai ,  Responsabile Diritti Partito Democratico MB

Il centrodestra nega il patrocinio al Brianza Pride

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Il 26 maggio, in Consiglio Provinciale, la maggioranza di centrodestra ha bocciato la mozione del gruppo Brianza Rete Comune che chiedeva un impegno dell’Ente a sostegno della manifestazione in programma a Monza il prossimo 4 giugno.  C’è rammarico e disappunto soprattutto per non aver ricevuto argomentazioni valide a sostegno di tale scelta. Sostenere che nel 2019 la Provincia non avesse patrocinato l’evento non giustifica la decisione rispetto alla richiesta arrivata quest’anno da parte degli organizzatori. Se una cosa non si è fatta finora, non significa che non si possa mai fare: è un’occasione mancata.  Il Consiglio Provinciale si è preso un impegno a lavorare per la stesura di un documento congiunto per portare avanti tematiche legate alle discriminazioni sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.  Da parte di Brianza Rete Comune c’è la massima volontà e disponibilità purché si tratti di un lavoro che abbia risvolti concreti e non sia solo una scusa per scansare un proble

Scuola, dalle destre solo polemiche inquietanti

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Le polemiche sollevate da FdI e Lega contro il Ministero dell’Istruzione per l’impegno profuso nella battaglia contro le discriminazioni, sono inquietanti e tristemente strumentali.   Contestare la circolare con cui il Ministero dell’Istruzione in vista del 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, ha invitato le scuole ad organizzare momenti di riflessione e di approfondimento sulle discriminazioni e sui diritti umani, lascia esterrefatti.  È  chiaro il carattere pretestuoso e assolutamente falso delle accuse mosse: p arlare di propaganda gender come fanno le destre è solo una scusa per nascondere l’idiosincrasia di FdI e della Lega di fronte alla questione dei diritti umani, del rispetto e della funzione stessa dell’istruzione . Solo con l’educazione è possibile sottrarre il nostro Paese alla cultura della sopraffazione e della discriminazione e al momento dei fatti le destre stanno dalla parte sbagliata del fronte.  Manuela Ghizzoni , Responsa

Contro ogni discriminazione, per la libertà delle persone

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Il Partito Democratico di Monza e Brianza annuncia l’adesione al Brianza Pride del 4 giugno: c ontro ogni discriminazione, per la libertà delle persone e per garantire pieni diritti a tutti i cittadini.  Questo l’impegno del Partito Democratico di Monza e Brianza, ribadito oggi 17 maggio, giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.  “Ogni persona deve sentirsi libera di essere ciò che è, e di esprimere il proprio amore e i propri affetti senza timori” dichiara Davide Usai, Responsabile del Forum Diritti del PD di Monza e Brianza. “Purtroppo la nostra società è ancora pervasa da sentimenti di intolleranza e non accettazione delle diversità. Un pensiero che spesso sfocia in atteggiamenti di violenza e discriminazione.”  “C’è chi vorrebbe ancora farci credere che tutto sia perfettamente catalogabile ed etichettabile” prosegue Usai. “La realtà è quella di un mondo complesso, plurale e fluido in cui ciascun individuo può ricercare la sua strada per realizzare se stesso

La Provincia conceda il patrocinio al Brianza Pride

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La Provincia conceda il patrocinio al Brianza Pride. È la richiesta del gruppo di Brianza Rete Comune che giovedì ha depositato una mozione in Consiglio Provinciale per impegnare l’Ente a patrocinare l’iniziativa organizzata da Brianza Oltre l’Arcobaleno.  L’associazione brianzola che si occupa dei diritti della comunità LGBT+, infatti, nei giorni scorsi ha inviato una richiesta alla Provincia e a tutti i Comuni per sostenere l’evento che si svolgerà a Monza il prossimo 4 giugno.  “Le istituzioni devono garantire una piena tutela dei diritti di tutte le persone, senza discriminazioni nei confronti di singoli, gruppi o minoranze, promuovendo una cultura dell’inclusione e del rispetto delle differenze.” sostiene Vincenzo Di Paolo, Capogruppo di Brianza Rete Comune.  “Per questo motivo – prosegue Di Paolo – è opportuno che la Provincia conceda il patrocinio a una manifestazione che vedrà la partecipazione di diversi movimenti e associazioni contro ogni forma di sessismo, razzismo e omobit

Il superamento di un retaggio patriarcale

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“La Consulta ha stabilito che ogni automatismo nell’attribuzione del cognome paterno ai figli è illegittimo. La decisione è stata presa nel solco dei principi di uguaglianza e parità sanciti sia dalla nostra Costituzione sia dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. È un passo in avanti per il nostro Paese. E la rimozione di un insopportabile retaggio di un modello patriarcale. Ora avanti anche in Parlamento. ” - commenta  Valentina Cuppi ,  Presidente dell’Assemblea Nazionale del PD e Sindaca di Marzabotto.  “ La Corte Costituzionale cancella l’ultimo segno patriarcale del diritto di famiglia : il cognome materno avrà pari dignità di quello del padre, un segno di civiltà.  È  stata così riconosciuta totalmente l’impostazione del ddl che il PD aveva presentato al Senato. Adesso tocca al parlamento completare questo percorso di civiltà. ” - conclude  Cecilia D’Elia , Responsabile Politiche per la Parità nella Segreteria del PD e Portavoce della Conferenza delle Donne Democratiche

Dalla parte dei diritti, sempre

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“Il Ddl Zan è stato bloccato al Senato il 27 ottobre scorso. L’ultima immagine è quella dell’applauso sgangherato e violento delle destre. ”   Inizia così Alessandro Zan , il Deputato dem da cui prende il nome la legge contro l’omofobia e i crimini d’odio, nella sua intervista a la Repubblica , e continua: “ Il 27 aprile il Ddl Zan sarà ripresentato dalle Senatrici e dai Senatori del PD con lo stesso testo, perché è quello che aveva avuto via libera alla Camera. Siamo nel pieno di una guerra in Europa, dunque la questione dei diritti è urgente e centrale, e se c’è la volontà politica, nulla è impossibile . ”  Zan argomenta: “Alla Camera il Ddl Zan è stato frutto di molte modifiche. Non è vero che da parte del Segretario del PD, Enrico Letta o da parte mia ci siano state posizioni rigide. Non abbiamo però accettato che fosse tolta dal testo l’identità di genere che, secondo la stessa Corte Costituzionale, è un diritto inviolabile delle persone.”  Sono previste mobilitazioni nei prossimi

Brugherio, approvato il Bilancio 2022

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Ieri sera, venerdì 18 marzo, in Consiglio Comunale si è concluso il lungo iter di approvazione del Bilancio previsionale 2022, un progetto di azione politica della città che il PD ha sostenuto con convinzione col proprio voto.  L'abbiamo votato perché in questa congiuntura storica garantisce a Brugherio di mantenere l'attuale livello dei servizi, in particolare quelli relativi alle politiche sociali dato che dovremo far fronte a bisogni e povertà inedite, anche a seguito dell'aumento dei costi dei beni di prima necessità.  L'abbiamo votato perché in questo quadro non si può dare per scontato che il 69,54% dei servizi a domanda individuale venga coperto da risorse comunali.  L'abbiamo votato perché punta sia sulla sicurezza, con l'assunzione di cinque nuovi agenti di Polizia Locale, sia sull'integrazione, sulle politiche preventive, come il nuovo bando per l'educativa di strada che andrà a intercettare il disagio giovanile cresciuto esponenzialmente con l

Aperte le iscrizioni al servizio nidi comunale

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Si sono aperte ieri le iscrizioni al Nido Comunale Munari di via Sauro.  Le iscrizioni sono solo online, sia per i bambini che accedono al servizio per la prima volta, sia per i bambini per cui si richiede il rinnovo della frequenza.  Sul sito del Comune ci sono tutte le indicazioni su come procedere alle iscrizioni: è possibile visionare la nuovissima carta dei servizi e il video di presentazione che al momento sostituisce l'open day , in attesa di capire se  sarà possibile svolgerlo in presenza  dopo il 31 marzo .  Link al sito

Brugherio, la parità passa per le vie della città

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Nella Giornata Internazionale della Donna, vogliamo ricordare una bella pagina scritta dal nostro Consiglio Comunale nella seduta del 25 febbraio.  Nell'ultimo appuntamento del nostro parlamentino, è stata infatti votata all'unanimità la Mozione presentata dalla Consigliera Dominique Sabatini della lista civica Brugherio è Tua, e sottoscritta dal Partito Democratico e dal Gruppo misto, avente per oggetto l'avvio e il rafforzamento della toponomastica femminile a Brugherio,  proposta che era emersa nell' Agorà Democratica organizzata il novembre scorso .  La proposta parte dalla semplice costatazione che non solo troppo spesso l’azione delle donne nel quotidiano in periodi critici della storia moderna è stata relegata a mero fattore di contorno, ma che la stessa toponomastica cristallizza, mediante i nomi cui sono intitolate vie e piazze della città, i passi fondamentali della storia passata.  A Brugherio solo un numero trascurabile di vie, piazze, viali è dedicato a pe

8 marzo, per tutte le donne che lottano

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Dedichiamo questo  8 marzo  alle donne ucraine: a chi è rimasta, a chi fugge dai bombardamenti e a chi in Italia si sta adoperando con l’invio di aiuti e l’accoglienza di chi arriva.  Dedichiamo questo otto marzo al coraggio delle donne russe che, sfidando la polizia e la repressione del regime, si oppongono alla guerra di Putin.  Dedichiamo questo otto marzo a tutte le donne che lottano e non si arrendono. Noi siamo con loro, per la pace. Cecilia D'Elia ,  Responsabile PD Politiche per la Parità e Portavoce della  Conferenza Nazionale Donne Democratiche

Parità di genere, potenziare i progetti del PNRR

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I drammatici dati sul Bilancio di genere diffusi dalla sottosegretaria al MEF, Maria Cecilia Guerra, confermano quanto temevamo: sono le donne ad aver pagato il prezzo più alto della pandemia e ad essere escluse dalla ripresa economica. Per questo abbiamo chiesto e ottenuto la clausola per l’occupazione femminile e giovanile nei progetti del PNRR e proprio su questo occorre un surplus di impegno.  È  fondamentale, poi, incentivare e rafforzare le politiche di condivisione del lavoro di cura così come i servizi per l’infanzia. Non c’è più tempo da perdere. Cecilia D’Elia , Responsabile della Segreteria Nazionale PD per le Politiche per la Parità e Portavoce della Conferenza delle Donne Democratiche

Lavoro, agevolare giovani e donne negli appalti pubblici

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“ Tutti i datori di lavoro che hanno rapporti con la Pubblica amministrazione dovrebbero essere obbligati ad assumere almeno il 30% di donne e giovani. Il PNRR ci dà una grande occasione . Noi abbiamo messo alcune clausole ai bandi:   il 30% delle assunzioni dovrà essere riservato a donne e giovani, su questo dovremmo vigilare con attenzione . Regole che andrebbero estese a tutti i bandi pubblici”, così Andrea Orlando, Ministro del Lavoro inizia la sua intervista a La Repubblica.  E continua: “ Dobbiamo assolutamente migliorare le infrastrutture sociali e la qualità del lavoro. Donne e giovani hanno troppo spesso lavori precari, con salari molto più bassi degli altri Paesi , situazione peggiorata in questi due anni di pandemia: non possiamo pensare che la competitività in Italia si realizzi tutta con un dumping sul costo del lavoro e con la riduzione delle garanzie per alcuni comparti produttivi.”  Orlando prosegue illustrando come i  fondi del PNRR saranno una risorsa “che servirà a s