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Mercoledì sera a Brugherio si parla di lavoro e di innovazione

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Sono 5.349 i lavoratori della provincia di Monza e Brianza che nel corso del 2012 hanno perso il posto; il 22,12% in più rispetto al 2011, con balzi significativi soprattutto nelle realtà con meno di 15 dipendenti. Sono dati forniti nei giorni scorsi dalla Cgil Lombardia, che ha anche ricordato che nel 2012 nella nostra Regione il ricorso alla cassa integrazione ordinaria è cresciuto del 51,66% (quasi 98 milioni di ore) mentre quella in deroga è cresciuta del 21,03% (57,2 milioni di ore) e la cassa straordinaria ha segnato una flessione del 21,03% (83,1 milioni di ore). Che il tema del lavoro sia centrale, anche nella nostra Provincia, è dunque una realtà confermata dai numeri. Lo dimostrano, però, anche le vicende di tante realtà produttive, dove per anni si è fatta innovazione, ora in difficoltà (un nome su tutti, l'Alcatel). E, per finire, le incertezze sulle possibili delocalizzazioni rischiano di aggravare la situazione lavorativa della nostra Provincia (pens

Candy apre in Cina. E a Brugherio c'è preoccupazione

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A poco più di un anno dall’annuncio del progetto (autunno 2011), il 14 novembre Candy Group ha inaugurato il nuovo sito produttivo in Cina, a Jiangmen, provincia del Guangdong. Quello asiatico è un mercato in forte espansione, con ottime potenzialità, in cui il Gruppo Candy sta investendo per supportare la crescita del prossimo futuro. L’investimento ammonta a 35 milioni di euro ed è finalizzato alla produzione di 2 milioni di lavabiancheria all'anno. Il Presidente di Candy, Aldo Fumagalli, ha detto che " E' necessario affacciarsi a nuovi mercati per sfuggire alla recessione dei Paesi europei, ora abbiamo uno dei più grandi stabilimenti del mondo. Il vantaggio è la prospettiva di crescita, che in Europa è sempre più difficile. Il mercato cinese è un asse di crescita: ogni anno assorbe 20 milioni di lavabiancheria, contro la quota di 1,5 milioni dell'Italia". A fronte di questo importante investimento nel mondo di un'azienda brugherese, non mancano p

La protesta di ieri alla Candy

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I lavoratori della Candy impediscono l'ingresso dei tir. Foto da http://www.ilcittadinomb.it/ Settimana scorsa vi avevamo raccontato di come la Candy, marchio storico produttore di elettrodomestici, sito a Brugherio dal 1961, stia vivendo un momento delicato. Il tema è di quelli cruciali e stranoti: la produzione all'estero e le ripercussioni di questa strategia sui livelli occupazionali. I rappresentanti di Fim Cisl e Fiom Cgil hanno chiesto all'azienda di farsi carico, in quota parte, del disagio dei dipendenti, ma avrebbero ricevuto «la totale indisponibilità a definire qualsiasi forma di integrazione». Da qui la proclamazione dello stato di agitazione e di un pacchetto di 8 ore di sciopero, da attuare durante questa settimana. Come racconta l’edizione online de il Cittadino di Monza e Brianza , ieri, davanti al colosso brugherese degli elettrodomestici, si sono accalcati i tir in attesa di poter scaricare la merce, mentre i lavoratori bloccavano quasi totalment

Nuovi scioperi alla Candy

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foto da http://www.ilcittadinomb.it/ Questa settimana i 550 lavoratori della Candy di Brugherio e i 40 dei 200 di Santa Maria Hoè sono in cassa integrazione. E, durante un incontro nella sede di Confindustria Monza e Brianza, l'azienda ha chiesto altre tre settimane di cassa integrazione, da fare nei mesi di luglio, agosto e settembre. I rappresentanti di Fim Cisl e Fiom Cgil hanno chiesto all'azienda di farsi carico, in quota parte, del disagio dei dipendenti, ma avrebbero ricevuto «la totale indisponibilità a definire qualsiasi forma di integrazione». Da qui la proclamazione dello stato di agitazione e di un pacchetto di 8 ore di sciopero, da attuare nella settimana dal 23 al 28 luglio. C'è però da dire che in questo caso, a differenza di molte realtà brianzole, non si parla, per fortuna, di tagli o esuberi, ma di un confronto legato all'incremento della produttività delle fabbriche italiane del gruppo e alle ipotesi di delocalizzazione della produzione d

Il presidio dei lavoratori della Candy

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Foto tratta da  Il Cittadino di Monza e Brianza Il Cittadino di Monza e Brianza  L'edizione online de Il Cittadino di Monza e Brianza  racconta di come la Candy, marchio storico produttore di elettrodomestici, sito a Brugherio dal 1961, stia vivendo un momento delicato. Il tema è di quelli cruciali e stranoti: la produzione all'estero e le ripercussioni di questa strategia sui livelli occupazionali.  DoppiaM Due ore di sciopero e il blocco della portineria . È questa la strategia scelta dai lavoratori Candy , venerdì, per farsi ascoltare dall'azienda e soprattutto per far capire ai vertici del gruppo che è ora di dare risposte precise. Il problema pare esploso negli ultimi giorni, ma il tema è di quelli cruciali e stranoti: la produzione all'estero e le ripercussioni di questa strategia sui livelli occupazionali. La chiusura dello stabilimento della Bessel a Santa Maria Hoè è un boccone amaro ancora in fase di digestione; cento lavoratori lavorano un mese su tr