Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta costituzione

"Ce ne freghiamo"

Immagine
"Noi sappiamo che in caso di caduta del Governo il Capo dello Stato ha le sue prerogative. Lo sappiamo benissimo che funziona così... Noi sappiamo che le ha ma ce ne freghiamo , cioè politicamente riteniamo che non possa accadere questo. Anche i partiti hanno le loro prerogative" Le parole di ieri di Denis Verdini, uno dei tre coordinatori del PDL, la dicono lunga su quello che ci aspetta nei prossimi giorni. Un Governo agonizzante che se ne frega della Costituzione è un vero pericolo

Le elezioni ad personam

Immagine
Dunque non era una boutade del fidato La Russa. L’idea, senza precedente alcuno nella storia della Repubblica, e decisamente lunare in un sistema politico e istituzionale come quello italiano, è di Silvio Berlusconi. Senza la fiducia a Montecitorio, dice il premier , si voterà solo per la Camera dei deputati. Al di là dell’ evidente sgarbo al Quirinale , che è l’unico ad avere la prerogativa di sciogliere il Parlamento, il Cavaliere non fa altro che muoversi nel solco che il suo aratro ha ampiamente tracciato. Dopo le leggi ad personam, è dunque il momento delle elezioni ad personam. Che si facciano pure, ma solo dove lui parte – ed è comunque tutto da vedere – in vantaggio. Ma Berlusconi per primo sa che difficilmente Napolitano scioglierà una sola Camera. E ormai ogni sua mossa va letta nell’ ottica propagandistica di chi vuole affrontare la sfida finale nei panni della vittima. Stretto nell’angolo, cercherà ogni giorno e in ogni modo di confondere le acque. Moltiplicando i “fal

Lo scudo? Non lo voglio!

Immagine
E' una lezione di diritto costituzionale e di rispetto delle regole , quella impartita ieri dal Presidente Napolitano nella sua lettera relativa al Lodo Alfano. Non si può tollerare che per salvare una persona specifica si mettano a rischio i principi costituzionali, sui quali si fonda la nostra convivenza civile. Ed è anche inutile dire che in realtà lui non ha mai chiesto il Lodo Alfano, perchè questa è un'affermazione abbastanza discutibile ...

Studiatevi la Costituzione

Oggi il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano , parlando a Salerno in un incontro con gli amministratori locali, ha voluto chiudere le polemiche estive di queste settimane , quando il Premier e i suoi alleati volevano forzare le decisioni del Quirinale rispetto all’ipotesi di andare alle elezioni. Napolitano ha rimproverato alla maggioranza il fatto che quest'estate si siano "succeduti per settimane, ogni giorno", interventi riconducibili a una " polemica allusiva e non sempre garbata nei miei confronti". Il Presidente ha dichiarato: “Mi si è così premurosamente spiegato come il ricorso al popolo, ovvero alle urne, sia il sale della democrazia e il balsamo per tutte le sue febbri. Si è mostrato stupore per il fatto che il presidente della Repubblica non apparisse pronto, con la penna in mano, a firmare un decreto di scioglimento delle Camere. Il particolare che così veniva trascurato è che la vita di un paese democratico e delle sue istituzioni ele

Madame Costituzione

Immagine
Il buongiorno di Massimo Gramellini , su La Stampa di oggi

Il giuramento

Oggi il Presidente del Consiglio , intervenendo all'assemblea della Confartigianato, ha affermato che governare con le regole che impone la Costituzione è un inferno. «Visto da dentro è un inferno: non è che manchino le intenzioni o i buoni progetti, ma l'architettura costituzionale rende difficilissimo trasformare progetti in leggi concrete», ha affermato il premier. Sulla Costituzione «infernale» ha prontamente replicato il segretario del PD Pier Luigi Bersani : «Berlusconi deve smetterla di attaccare la Costituzione. Ha giurato sulla Costituzione: se non gli piace, vada a casa». Prima di assumere le funzioni, infatti, il Presidente del Consiglio e i Ministri devono prestare giuramento, che rappresenta l'espressione del dovere di fedeltà che incombe in modo particolare su tutti i cittadini ed, in modo particolare, su coloro che svolgono funzioni pubbliche. E' questa la formula con la quale anche il Premier ha giurato: "Giuro di essere fedele alla Repubblica, di

25 aprile, la festa degli italiani

Immagine
Giovani: se volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati. Dovunque è morto un partigiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, perché lì è nata la nostra Costituzione Piero Calamandrei

La liberazione non si cancella

Il segretario nazionale del Partito Democratico Pier Luigi Bersani ha inviato una lettera al circolo Pd di Montichiari che nei giorni scorsi si è visto rifiutare dal Sindaco della città la disponibilità di una piazza del comune per celebrare il 25 aprile. Di seguito il testo. Cari cittadini e cittadine di Montichiari, ho appreso dalla lettura dei giornali che la giunta della vostra città ha negato la possibilità di celebrare il 25 Aprile e il Primo Maggio sospendendo, di fatto, un diritto sancito dalla nostra Costituzione. Questo è molto grave, ma ancor più grave è l’intenzione di voler cancellare con un divieto una memoria che deve essere considerata patrimonio comune di tutto il popolo italiano. I valori del 25 Aprile sono scritti nella nostra Carta Costituzionale che è la più bella del mondo, e lo è perché sancì un patto tra uomini e donne di idee e convincimenti anche profondamente diversi tra loro, ma che li vide uniti dall’idea di disegnare un futuro comune e libero per tutti gl

La carica dei partigiani junior

Più che mai rinvigorita . L'ANPI, l'associazione dei partigiani, fa un bilancio alla vigilia del 25 aprile, dal quale risulta che ha raggiunto 110 mila iscritti, nel 2009. Un boom mai visto. E dovuto alle nuove leve di "ragazzi partigiani" , giovani e perfino giovanissimi che di guerra e Resistenza hanno solo sentito parlare, ma convinti di poter contribuire lo stesso alla causa per cui i partigiani doc lottarono e morirono: la democrazia e la Costituzione. I partigiani snocciolano i numeri: a controbilanciare il 10% di iscritti, ovviamente in calo, dei partigiani storici, uomini e donne che hanno doppiato da un pezzo gli 80 anni, c'è ormai un altro 10% di juniores fra i 18 e i 30 anni. Una vera rivoluzione, anagrafica e culturale, resa possibile dal nuovo statuto che dal 2006 ha aperto le porte dell'ANPI a chiunque dichiari e sottoscriva di essere "antifascista". Ma guai a pensare che la modifica dello statuto sia stata un escamotage anti-età. "

L'attualità della Costituzione

Immagine
In occasione della celebrazione del 65° anniversario della Liberazione, la sezione di Brugherio dell'ANPI organizza, con il patrocinio del Comune di Brugherio, un interessante incontro sulla nostra Costituzione, splendido frutto del ritorno della democrazia nel nostro paese. Appuntamento a stasera, in sala consiliare.

In difesa della Costituzione

Immagine
Oggi, anche in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario, i magistrati, le forze politiche, tanti cittadini e associazioni, in piazza, su facebook e nelle aule dei tribunali hanno lanciato una grande mobilitazione in difesa della Costituzione. Anche noi aderiamo a questa iniziativa, riportando i primi articoli della nostra Costituzione, quelli relativi ai principi fondamentali che regolano la nostra convivenza, il nostro essere comunità. Art. 1 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di raz

La Costituzione che ci tiene per mano

"Il Venerdì di Repubblica" in edicola oggi contiene, tra l'altro, un interessante approfondimento sulla nostra Costituzione. A parlarne, tra gli altri, il Presidente emerito della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky. Di seguito una parte dell'intervista. La incroci in tutti i tuoi momenti importanti. «Quando iscrivi i figli a scuola e puoi scegliere tra un istituto pubblico o privato. Quando partorisci o ti devi curare, ma non hai i soldi per una clinica e ti rivolgi al servizio sanitario nazionale. Quando vuoi aprire un giornale o fondare un partito. Quando devi pagare tasse e imposte». È sempre lei: la Costituzione che, volenti o nolenti, ci tiene per mano dal momento in cui nasciamo. Ai suoi 139 articoli Gustavo Zagrebelsky, già presidente della Consulta, ha dedicato la sua vita professionale come professore. Professore, ma che cosa è una Costituzione? «È lo strumento attraverso il quale ci diamo una forma di vita comune. Sottolineo il comune. Per darsi una Co